28 Maggio 2020

Politeama senza poltrone in platea, l’assessore Mangani boccia la scelta di Nardi: “Il teatro non si trasformerà in una piazza”


“Il Politeama è un teatro, deve rimanere e rimarrà un teatro. Non si trasformerà né in una piazza per un qualunque appuntamento, né in un luogo per una fruizione diversa a quella per cui è nato”. È una bocciatura netta quella arrivata dall’assessore alla cultura Simone Mangani, sul progetto del presidente del Politeama Pratese Maurizio Nardi, che in un’intervista a Tv Prato aveva aperto a fruizioni diverse, eventi culturali e attività didattiche da svolgersi nella platea, “liberata” martedi scorso dalle 750 poltrone. Una soluzione temporanea che avrebbe consentito una maggiore flessibilità nell’utilizzo degli spazi, in un momento in cui lo spettacolo dal vivo deve fare i conti con le restrizioni imposte dall’emergenza coronavirus. Nardi aveva anche annunciato la nuova gestione del bar e l’estensione degli orari di apertura del punto ristoro anche al di fuori delle serate di spettacolo, per aperitivi, che però, diversamente da come qualcuno ha voluto interpretare, non avrebbero avuto luogo nella platea.

Il progetto di Nardi non sarebbe stato tuttavia condiviso dal consiglio di amministrazione e dai soci e non era stato concordato con il Comune, che negli ultimi anni ha quasi raddoppiato il contributo annuale alle attività del teatro, portandolo a 145 mila euro. Il Comune, peraltro, non esprime un proprio consigliere nel cda del Politeama. “L’idea – ha detto l’assessore Mangani nel consiglio comunale di oggi rispondendo ai question time di Pd e Movimento 5 Stelle – era quella di procedere alla nomina del consigliere che ci spetta dopo l’approvazione del consuntivo 2019”. Un bilancio che ha segnato come ultimo atto della presidenza di Roberta Betti l’estinzione del mutuo ipotecario sul teatro e dunque la piena proprietà dell’immobile (resta acceso per i prossimi 8 anni soltanto il mutuo legato ai lavori del ridotto).
“Il primo obiettivo del Politeama è mantenere la funzione teatrale – ha aggiunto Mangani -. Non lo diciamo adesso, ma lo abbiamo scritto a metà marzo ai consiglieri del Politeama e ai revisori dei conti perchè è opinione dell’amministrazione comunale che il teatro in prima e quasi unica istanza debba occuparsi della stagione teatrale 2020-2021, che può essere approntata nel rispetto dei protocolli di prevenzione legati al coronavirus. Non si improvvisano attività non coerenti con le funzioni sociali e culturali di quel luogo, che per sua natura è tutelato dalla Soprintendenza”.

“Siamo sicuri che il cda saprà dare la funzione corretta, da qui all’approvazione del bilancio consuntivo 2019, da parte dei soci entro fine giugno” ha detto Mangani, che ha concluso il suo intervento rassicurando Elvira Trentini, storica collaboratrice di Roberta Betti e socia del Politeama: “Il Comune ha ben presenti i problemi e le preoccupazioni e si muoverà per garantire il rispetto delle prerogative dei soci e della città”.

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