15 Maggio 2020

Scuola, l’allarme della Cgil: “Ancora tagli agli organici. A rischio la ripresa dell’anno scolastico”


La Cgil di Prato denuncia la “grave situazione che si prospetta per il nuovo anno scolastico», con “un ennesimo e ulteriore taglio degli organici”. Mentre a livello toscano si rileva una diminuzione di 120 posti, Prato – scrive in sindacato – già sconta “un gap di partenza di circa 100 posti, andati in fumo per errori dell’amministrazione”.
Non solo: Prato è una provincia con un numero di studenti di origine straniera tra i più alti in Italia e con un trend costante di crescita della popolazione scolastica: «Quest’anno, unici in tutta la Toscana, aumentiamo in quasi tutti gli ordini di scuola».
Nella secondaria di primo e secondo grado, si legge nella nota sindacale, dove si «registrava il maggior numero di cattedre da recuperare», e dove si calcola un aumento di circa 600 alunni, si corre il rischio di “un mancato recupero di circa 30 cattedre, senza considerare quelle che sarebbero dovute in funzione dell’aumento demografico”. E tutto ciò “nonostante i proclami della ministra sulla conferma del numero complessivo di docenti per il prossimo anno”.
“In questa emergenza Covid – continua la Federazione lavoratori della conoscenza Cgil – e con la prospettiva di una ripresa delle attività scolastiche piena di incognite, riteniamo che tutto questo non possa certamente garantire il diritto allo studio e alla salute dei nostri figli, e nello stesso tempo le migliori condizioni di lavoro e sicurezza del personale Ata e docente che opera nelle scuole della provincia”
“Chiediamo alla ministra – si chiude il documento della segreteria provinciale – e ai suoi dirigenti regionali e territoriali come intendano, in queste condizioni, realizzare il distanziamento sociale e il superamento delle “classi pollaio”. A loro spetta il dovere di assumersi tutte le responsabilità che devono al personale della scuola, ma soprattutto agli alunni, alle loro famiglie e al territorio. La Flc Prato ha sempre fatto e continuerà a fare la sua parte”.

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