9 Maggio 2020

Sistemi di premialità per chi usa la bici e parcheggi scambiatori, interrogazione di Biagioni (PD) in consiglio


Piano per la mobilità dolce, al prossimo consiglio comunale il consigliere del PD Marco Biagioni presenterà un’interrogazione insieme ai consiglieri Rosati, Sapia e Tassi. Il passaggio istituzionale è l’ultimo tassello di un percorso intrapreso dai Giovani Democratici, che entrano nel dibattito sulla mobilità alternativa lanciando le loro proposte per una città a misura di bicicletta. “La Prato del futuro deve saper legare il tema della salute con quello della sostenibilità ambientale e sociale. È adesso il momento per la politica di fare scelte coraggiose e di cambiare radicalmente il nostro modo di intendere gli spostamenti e il nostro stile di vita” – dichiara Marco Biagioni, segretario dei GD e consigliere comunale. I GD si rivolgono in particolare a studenti e lavoratori, con la proposta di adottare sistemi di premialità per chi utilizza la bicicletta per recarsi nei luoghi di lavoro o di studio, su modello di Bari. Per chi vive in altri comuni o nelle periferie della città i Giovani Dem propongono un piano di parcheggi scambiatori collegati alla rete ciclabile con servizio di bike-sharing. Necessaria, secondo l’organizzazione giovanile del PD, anche la creazione di una mappatura consultabile dai cittadini dell’intera rete di percorsi ciclabili dove siano indicate le collocazioni di parcheggi e rastrelliere per biciclette, di officine per riparazioni di bici e di fontane d’acqua potabile per disincentivare l’utilizzo di bottiglie di plastica monouso. Progetto che, secondo quanto ha anticipato a Tv Prato l’assessore comunale ala Mobilità Flora Leoni, è effettivamente in cantiere a Prato. “Crediamo che la politica debba favorire il dialogo con le associazioni ambientaliste che stanno facendo proposte a riguardo – commenta Saul Santini, responsabile ambiente dei GD – Ma la sfida è quella di coinvolgere anche le associazioni di categoria, i sindacati e le rappresentanze studentesche per far capire che l’uso dei mezzi alternativi può essere determinante nelle strategie d’impresa e devono essere viste come un diritto per studenti e lavoratori”.

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Andrea
Andrea
3 anni fa

L’idea è magnifica. Lodevole. Chiedo però alle istituzioni di prendere atto degli errori commessi e di cogliere l’occasione della mappatura dei percorsi ciclabili e ciclopedonali per eliminare dalla mappatura stessa le opere inutili e pericolose.
Sarebbe sufficiente che assessori e tecnici coinvolti pecorressero alcuni percorsi ciclabili e poi gli stessi itinerari per vie normali. Si accorgerebbe anche loro dell’inefficienza e della pericolosità di percorrere le piste di via Montalese e via Firenze o del lato sulla sinistra orografica del Bisenzio. Se uso la bicicletta per spostarmi per andare a lavorare, fare la spesa o quant’altro non devo essere costretto a fermarmi ogni 50 metri per un incrocio, sosta che eviterei se fossi sulla carreggiata. Si tratta di perdita di tempo, fatica e estremo pericolo. Allo stesso tempo non devo fermarmi ogni tre metri per evitare di investire un pedone. Queste cose si vedono a occhio. Vi è piaciuto farle. Forse sono belline a vedersi. Ma quando iniziassero a essere utilizzate vi rendereste conto in men che non si dica della loro inefficienza e pericolosità.