7 Maggio 2020

Test sierologici, potranno prescriverli i medici di famiglia. E aumentano le categorie di lavoratori che hanno diritto all’esame


Si estende la platea dei cittadini pratesi e toscani che potranno effettuare il test sierologico. Nelle prossime ore verrà pubblicata dalla Regione Toscana un’ordinanza che aumenta l’elenco delle categorie di lavoratori che potranno sottoporsi al prelievo del sangue, e che al contempo dà la possibilità ai medici e pediatri di famiglia di prescrivere il test a tutti coloro che nelle scorse settimane hanno avuto sintomi influenzali (anche lievi).

Questo l’elenco delle nuove categorie che hanno diritto al test: gli studenti universitari delle facoltà sanitarie che hanno accesso all’interno di strutture sanitarie o sociosanitarie, i medici e gli infermieri libero professionisti, odontoiatri libero professionisti, personale delle tabaccherie, magistrati, personale delle giurisdizioni con contatti col pubblico, operatori e ospiti delle strutture di accoglienza dei migranti, maestri, insegnanti e personale Ata delle scuole di ogni ordine e grado, personale afferente ad asili nido e campi estivi. A questi si aggiungono anche tutti coloro che hanno avuto contatti stretti con un positivo.

Come detto, il test sierologico inoltre potrà essere prescritto da medici o pediatri di famiglia. Si potrà fare in uno dei centri convenzionati con la Regione (leggi l’articolo). La risposta arriverà velocemente e qualora l’esame fosse positivo o dubbio allora ci sarà l’obbligo di comunicarlo alle istituzioni mediche. Da chiamare c’è infatti il numero verde 800.55.60.60 che indirizzerà i cittadini alla sede più vicina dove effettuare il tampone. La Regione garantisce una risposta entro 24 ore. “In questo modo – spiega il governatore Enrico Rossi – potremo mettere immediatamente in atto le eventuali misure di isolamento di tutti coloro che risulteranno positivi al tampone”.
“Testare, trattare, tracciare: in Toscana seguiamo la regola delle tre T per impedire il ritorno dei contagi – prosegue il presidente della Regione – D’ora in poi anche i medici di famiglia potranno prescrivere il test sierologico ai loro pazienti che manifestano o hanno manifestato nelle ultime settimane i sintomi di un’influenza, anche in forma lieve, o che sono stati in contatto con persone contagiate. E in secondo luogo aumenteremo ancora le categorie dei lavoratori che potranno farli gratuitamente. Il nostro obiettivo attraverso lo screening sierologico di massa è quello di tracciare sempre più quei casi che altrimenti non emergerebbero.

Rossi fa poi l’elenco di quanto fatto finora: “A oggi i 140 mila test che abbiamo fatto su operatori sanitari e lavoratori di categorie a rischio ci hanno consentito di individuare 700 asintomatici e ridurre così ulteriormente i rischi di contagio – conclude il governatore – Entro fine giugno arriveremo a oltre 400 mila test. Grazie ai test sierologici rapidi, ad oggi abbiamo trovato 50 positivi ogni 10.000 mila controlli, cioè lo 0,5 per cento. Se estesi a tutta la popolazione, i controlli potrebbero permettere di scovare almeno 15 mila casi. Per evitare e contenere il contagio intra-familiare raccomanderemo di ricorrere il più possibile agli alberghi sanitari per una guarigione in sicurezza. Stiamo concretamente realizzando, come promesso, lo screening di massa della popolazione. Ci permetterà di agire al meglio contro la diffusione del virus”.

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Sonia Fligor
Sonia Fligor
3 anni fa

Per testare si intende il tampone che ricerca il virus, non il test sierologico che ha solo un valore statistico e non diagnostico.
OMS, Istituto Superiore di Sanità, l’Ordine dei biologi e Federfarma, li considerano inaffidabili.

Matteo
Matteo
3 anni fa

E quindi perchè al personale dell’ospedale è stato fatto come screening solo il test sierologico?