24 Giugno 2020

Ammortizzatori finiti e futuro incerto: la protesta dei lavoratori delle mense e delle pulizie scolastiche


Proroga di 27 settimane degli ammortizzatori e maggior velocità nei pagamenti delle indennità da parte dell’Inps. Sono queste le principali richieste che Cgil, Cils e Uil avanzano per i lavoratori delle mense e delle pulizie scolastiche, per i quali la chiusura delle scuole dall’inizio di marzo ha di fatto significato l’azzeramento del lavoro. L’unico sostegno è arrivato dagli ammortizzatori sociali, che però adesso sono terminati. Con la fine dell’anno scolastico i lavoratori vedranno sospeso il proprio contratto e anche per il futuro l’incertezza è forte, poiché ancora non si sa se e come sarà organizzato il rientro in classe a settembre.
Sono circa 400 nella nostra provincia i lavoratori impiegati nelle mense e nelle pulizie scolastiche. La chiusura delle aziende e il ricorso allo smart working si è fatto sentire anche per i lavoratori delle mense aziendali, per i quali sta terminando la cassa in deroga prevista dal decreto rilancio. Per questo i sindacati chiedono l’accesso agli ammortizzatori sociali ordinari senza condizionalità.

“La preoccupazione delle sporzionatrici, come di tante categorie di lavoratori, è assolutamente condivisibile. Come Comune stiamo lavorando con le scuole per garantire il servizio mensa nel nuovo anno scolastico, consapevoli che questo significhi tutelare posti di lavoro e soprattutto mantenere un progetto di educazione alimentare che da anni viene portato avanti nelle scuole della nostra città”. Lo hanno ribadito anche questa mattina il sindaco Matteo Biffoni, gli assessori alla Publica Istruzione Ilaria Santi e al Personale Benedetta Squittieri, incontrando le sporzionatrici delle mense che hanno manifestato. La preoccupazione delle lavoratrici è duplice: da un lato la cessazione della cassa integrazion e il rischio di restare senza ammortizzatori sociali nei prossimi mesi, dall’altra i dubbi sulla ripresa delle mense a settembre. “Siamo consapevoli che la chiusura o riduzione anche delle mense aziendali ha ridotto fortemente l’attività lavorativa delle aziende, ma per quanto riguarda la scuola la nostra volontà è chiara: garantire il servizio mensa sin da settembre, nell’interesse di tutti a partire dai bambini e dalle loro famiglie – sottolinea l’Amminstrazione -. Certo è che, come abbiamo ribadito più volte, sono dirimenti le linee guida del Governo sulle modalità di ripresa dell’anno scolastico, che aspettiamo con urgenza”.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments