20 Giugno 2020

Covid, gli ultimi focolai di contagio: il 70% dei nuovi casi si ammala in famiglia


E’ passato un mese oramai dalla temuta apertura integrale del 18 maggio, momento in cui è stata ridata la possibilità a tutti i cittadini italiani e toscani di potersi muovere liberamente sul territorio nazionale. Secondo l’Agenzia regionale di sanità è possibile quindi commentare i dati a disposizione, cercando di collocare la circolazione del virus in Toscana all’interno del quadro nazionale.

A oggi sono 10.205 le persone che si sono ammalate in Toscana di Covid-19, ma l’85% è ormai guarito, il 10,7% purtroppo deceduto. Sono così rimaste 423 le persone attualmente seguite dal servizio sanitario (i cosiddetti attualmente positivi), di cui 30 ricoverati, 12 di questi in terapia intensiva. La Toscana si conferma al 10° posto in Italia come numerosità di casi.

Il numero dei contagi è il primo dato realmente confortante: dal 18 maggio, sono state 8 in media le nuove diagnosi giornaliere in Toscana, poco più di 5 in media negli ultimi 15 giorni. Il numero così limitato di nuove diagnosi permette ai servizi territoriali di intervenire prontamente per il trattamento del nuovo caso e per la tracciatura e la diagnosi dei contatti.

La situazione positiva della Toscana è comune a molte regioni d’Italia, eccetto tre regioni del Nord Ovest dove permangono alcune criticità: oltre al Piemonte e alla Liguria è ancora la Lombardia, dove la percentuale di nuovi casi sui tamponi effettuati arriva al 4% in quest’ultima settimana (la Toscana è allo 0,33%), a sostenere in media il 70% delle nuove diagnosi giornaliere.

In Toscana la provenienza delle nuove infezioni è caratterizzata da un’emersione sporadica di nuove diagnosi dal territorio, spesso legata a contesti familiari (il 70% delle diagnosi delle ultime due settimane), o attraverso tamponi eseguiti su persone che si erano rivolte alle cure del pronto soccorso per un evento acuto od in fase di pre-ospedalizzazione per un intervento programmato.

La gravità clinica dei casi è nettamente in diminuzione: lo stato clinico al momento dell’effettuazione del tampone continua a vedere la stragrande maggioranza di stati clinici asintomatici e pauci sintomatici, più dell’80% di tutte le nuove diagnosi dell’ultimo mese in Toscana. La minor gravità delle diagnosi si riflette sul dato dei soggetti ricoverati che è crollato negli ultimi due mesi: erano 233 i nuovi soggetti ricoverati nel periodo dal 20 aprile al 3 maggio, mentre sono stati solo 31 quelli degli ultimi 15 giorni.

“A questo punto diventa fondamentale non disperdere i buoni successi, che abbiamo avuto nella nostra regione nel combattere il virus – afferma Fabio Voller, coordinatore dell’Osservatorio di epidemiologia Ars Toscana – i nostri servizi intervengono velocemente nell’individuare e trattare i casi e nel tracciare immediatamente i contatti. Dall’altra parte la popolazione sembra ancora riuscire a seguire le regole che abbiamo imparato in questi mesi: distanziamento, mascherina nei luoghi chiusi o assembrati e lavaggio di mani. A questo punto è molto importante continuare a mantenere alta l’attenzione contro possibili focolai e a prendersi cura di tutti i toscani che hanno anche un altro problema di salute, come attualmente il SSR sta riuscendo a fare”.

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