24 Giugno 2020

Ex prete condannato per pedofilia, la Corte d’appello dimezza la pena


Con la sentenza della corte di appello di Firenze che gli dimezza la condanna, potrebbe tornare in libertà già il prossimo ottobre l’ex sacerdote Paolo Glaentzer – dimesso dallo stato clericale da Papa Francesco -, condannato per violenza sessuale su una bimba di 10 anni, fatto che lo portò all’arresto in flagranza la sera del 24 luglio 2018 nei pressi di Calenzano. La corte di appello, riformando la sentenza di primo grado del tribunale di Prato, ha condannato Glaentzer a 2 anni, due mesi e 20 giorni di reclusione. In rito abbreviato il gup di Prato lo aveva condannato a 4 anni e 4 mesi. Per effetto dei nuovi conteggi l’ex parroco di San Rufignano in diocesi di Firenze – che è in misura cautelare ai domiciliari dalla sera dell’arresto – il prossimo ottobre tornerà in libertà. Le motivazioni della sentenza saranno pronte entro 30 giorni. Inoltre, tra le riforme della sentenza di appello, i giudici, diversamente dal primo grado, hanno accolto il ricorso dei legali dei genitori della bambina, avvocati Fabio Generini e Francesco Stefani, condannando l’ex sacerdote a risarcirli, cosa che il tribunale di Prato aveva escluso ritenendo che non ne avevano diritto. La richiesta di danni da parte del padre e della madre della piccola infatti non era stata accolta in primo grado.

Oltre al risarcimento, da quantificare in sede civile, è stata fissata una provvisionale immediatamente esecutiva di 2.500 euro per ogni genitore più le spese legali. Glaentzer fu arrestato in flagranza, e poi posto agli arresti domiciliari, dopo essere stato sorpreso in atteggiamenti intimi con la bambina. Confermato come in primo grado il risarcimento nei confronti della vittima.

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