25 Giugno 2020

Nasce a Prato un nuovo laboratorio del tessile: prenderà il posto del BuzziLab. E scoppia la bagarre politica


Il gruppo francese del lusso Kering realizza a Prato il nuovo laboratorio Til (Test & Innovation Laboratory), specializzato in analisi e consulenze e dedicato ai prodotti della filiera moda. Il laboratorio eseguirà test di tipo chimico, fisico e biologico su prodotti finiti, semilavorati e materie prime, in particolare per i settori dell’abbigliamento, della pelletteria, delle calzature, dell’orologeria e della gioielleria e dell’occhialeria. Tra i test effettuati ci sono quelli relativi alle verifiche della conformità dei prodotti finiti e degli aspetti di sostenibilità dei processi e dei prodotti stessi. Il gruppo infatti ha deciso di dotarsi di una struttura interna che possa gestire queste fasi, e secondo le stime dell’azienda, le attività inizieranno nella prima metà del 2021.

Il laboratorio integrerà diversi ex-dipendenti del BuzziLab, compreso il professor Bartolini, che dirigeva la struttura la cui attività è stata sospesa dal preside dell’istituto Marinelli. Una decisione che ha creato un lungo e articolato dibattito in città. Il BuzziLab per anni ha rappresentato la realtà di riferimento del settore per l’esecuzione di test di conformità a livello locale e nazionale.

“Saranno contenti quelli che puntavano il dito contro il direttore Bartolini e l’accusavano di percepire uno stipendio eccessivamente alto; non so quanto ricaverà dal ruolo ottenuto nel neonato istituto TIL, ma so quanto le casse dello Stato non ricaveranno più: circa 7 milioni di euro all’anno stando agli ultimi bilanci. L’investimento fatto da Kering rafforza l’iniziativa che il sottoscritto e l’onorevole Silli abbiamo intrapreso, presentando l’esposto alla Corte dei Conti per presunto danno erariale, che ha aperto la strada anche all’esposto dell’associazione Astri”. Così interviene il consigliere comunale della Lega, Leonardo Soldi, nonché presidente della commissione comunale Controllo e Garanzia. “Sulla vicenda occorre ribadire con forza il fallimento della classe politica, tutta di sinistra, all’epoca della chiusura e a tutt’oggi – aggiunge Soldi – In particolare della Regione Toscana che per il tramite della consigliera Ilaria Bugetti si assunse l’impegno solenne, senza riuscirci, di guidare il processo di trasformazione da braccio operativo di un ente pubblico a fondazione di diritto privato, intestando all’istituto Buzzi la maggioranza del capitale”.

La replica di Bugetti non si fa attendere. “Trovo ingeneroso e davvero scorretto il fatto che alcuni, forse male informati – dice – attribuiscano alla politica, perlomeno a quella messa in atto dalla Regione e dalle istituzioni cittadine, un insuccesso le cui ragioni vanno sicuramente ricercate altrove. La Regione Toscana, nella fattispecie il Consiglio Regionale, su mia proposta ha approvato lo statuto di una Fondazione la cui stesura era stata realizzata dopo un’attenta raccolta delle esigenze sia da parte del pubblico che del privato. La Fondazione, che vedeva coinvolti oltre all’istituto Buzzi anche il Pin e la stessa Regione, avrebbe potuto essere utilizzata come strumento principale per far ripartire il BuzziLab ovviando a tutta una serie di criticità normative che avevano portato alla chiusura repentina da parte del dirigente scolastico. Tale Fondazione non è mai stata approvata dal Consiglio d’Istituto, nonostante la Regione, pur senza avere un potere giuridico effettivo sulle parti in causa, si sia prodigata durante e dopo le varie riunioni in Consiglio d’Istituto a cercare di coordinare le diverse sensibilità ed esigenze».

 

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tatanka
tatanka
3 anni fa

Soldi forse crede che gli italiani e nella fattispecie i Pratesi siano tutti grulli e credano alla ricostruzione faziosa da lui fatta della vicenda. Dare colpa a chi governa, se ovviamente a governare non è la lega, è l’unica cosa che sanno fare i rappresentanti del carroccio che prima avevano il leit motiv di Roma ladrona e dei catasti da incendiare, adesso non potendo piu’ sparare a zero su questi argomenti, hanno issato la bandiera della sinistra causa di ogni male. Poi si scopre che dove governano loro nel fare disastri, la sinistra la piglian di tacco. Cari Silli e caro Soldi, la politica è una cosa impegnativa e non puo’ essere ridotta a slogan o battute per far colpo: è vero anche Salvini fa cosi’a livello nazionale ed a chi gli domanda se partecipera’ al tavolo delle trattative risponde che forse si sono dimenticati il tavolo: non fa neppure piu’ ridere e se ne sono accorti tutti.

pisolo
pisolo
3 anni fa

La bagarre politica la fanno degli omini piccini piccini con delle idee e degli orizzonti ancora piu’ piccoli. Forse sarebbe meglio ignorare certe esternazioni

Mattia crisci
3 anni fa

Xché il consiglio d’istituto bocciava sempre la riorganizzazione a fondazione del lab. Quali motivi li portava a dire no ? E xché ora è stato possibile ? Solo il preside sarebbe il colpevole? La soprintendenza?