9 Giugno 2020

Nidi, l’assessore Santi: “Siamo uno dei pochi Comuni ad aver sostenuto economicamente queste realtà con oltre un milione di euro”


L’amministrazione comunale risponde al grido d’allarme lanciato dai nidi d’infanzia del sistema integrato e dalle scuole dell’infanzia paritarie, che stamani hanno protestato in piazza Duomo per chiedere certezze sulla riapertura a settembre e l’erogazione dei fondi promessi. “Se da un lato possiamo capire la preoccupazione delle scuole paritarie e condividiamo la necessità che il Governo dia linee guida chiare per la fascia 0-3, dall’altra è incomprensibile che gli asili nidi convenzionati e privati non riconoscano come il Comune di Prato sia stato uno dei pochi in Italia a sostenerli economicamente in questo periodo di emergenza sanitaria”. L’assessore alla Pubblica istruzione Ilaria Santi è netta rispetto ad alcune posizione espresse questa mattina durante la manifestazione in piazza Duomo: “Abbiamo sempre creduto e investito sul sistema integrato, ma questa volta abbiamo fatto tutto quello che era possibile per le competenze del Comune, con un impegno concreto che è unico in Italia – ribadisce Santi -. Abbiamo investito oltre un milione di euro per sostenere le spese di gestione di questi nidi comunque presenti anche con l’attività chiusa, alla condizione che per i mesi di sospensione dell’attività non venissero fatte pagare le rette mensili alle famiglie”.

Quanto deliberato è frutto di un lungo lavoro con i soggetti interessati. Ecco il riepilogo di quanto fatto per l’erogazione dei contributi ai nidi privati:

– Dal 24 marzo abbiamo fatto diversi incontri con il tavolo tecnico per condividere la soluzione migliore a sostegno dei nidi convenzionati chiusi per emergenza covid-19.

– Il Comune di Prato ha deciso di sostenere le spese di gestione, eccetto quelle di personale, coperto dagli ammortizzatori sociali. Nelle voci previste dall’avviso rientrano le spese fisse delle utenze, i canoni di manutenzione, le spese per assicurazioni e polizze, spese per la sicurezza della struttura,  i compensi dei sindaci revisori, compensi dei commercialisti,  le commissioni bancarie e postali, i canoni di locazione,  la quota noleggio dei leasing, i canoni di noleggio, i canoni utilizzo licenze, il TFR, l’ammortamento fabbricati e beni strumentali, l’Iva non recuperabile, la quota interessi delle rate finanziamenti e mutui. Tutte le altre spese incomprimibili, non indicate precedentemente, possono essere proposte a rimborso dai gestori dei nidi in sei voci libere e saranno esaminate in sede di rendiconto dall’A.C. relativamente allo loro ammissibilità.

– E’ stata riconosciuta inoltre una somma aggiuntiva forfettaria pari al 5% del totale dell’importo riconosciuto come rimborsabile.

In tutto vengono investiti circa un milione e 250mila euro. Era previsto dall’avviso l’erogazione di un anticipo di 120 euro a bambino che è stato liquidato in data 27 maggio e 29 maggio e 1 giugno e pagato il giorno 04/06/2020 per una somma complessiva già erogata di euro 126.480.

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