25 Giugno 2020

“Priorità alla scuola”: un centinaio di partecipanti alla manifestazione per chiedere più fondi per la riapertura FOTO e VIDEO


Circa un centinaio i partecipanti alla manifestazione organizzata dal comitato Priorità alla scuola in piazza delle Carceri: studenti, docenti e genitori, che dicono no alla bozza uscita dal Ministero dell’Istruzione con le linee guida per la ripartenza a settembre. “Non ci sono fondi straordinari, è riproposta la didattica a distanza, c’è una riduzione dell’orario, con una responsabilità data interamente alle amministrazioni locali e ai presidi. Ma senza risorse come è possibile ripartire?”, dice ai nostri microfoni Silvia Giagnoni, del comitato Priorità alla scuola. Prato è tra le 60 città italiane che questo pomeriggio di giovedì 25 giugno sono scese in piazza per chiedere di rientrare in classe con più risorse, da impiegare in un corpo insegnanti adeguato numericamente alla popolazione scolastica e in spazi di cui la scuola è affamata, date le nuove misure di distanziamento fisico.

 

 

Alla manifestazione pratese hanno partecipato la Cgil, l’associazione Sulla stessa barca, la Rete degli studenti medi, il consigliere regionale Nicola Ciolini, nonché l’assessore comunale pratese alla Pubblica istruzione Ilaria Santi, che dice: “Dalla prossima settimana e fino al 10 luglio farò personalmente una ricognizione degli spazi delle scuole comunali insieme ai vari dirigenti scolastici. Calcoleremo gli spazi in base a quelle che per ora sono le indicazioni di una bozza, che impone una distanza di 1 metro e 80 centimetri tra la bocca di uno studente e la bocca di un altro studente. Noi troveremo anche altri spazi per fare scuola, se ce ne sarà bisogno – continua l’assessore Santi -, ma se non abbiamo risorse per pagare più insegnanti, è inutile moltiplicare gli spazi: con chi li lasciamo i nostri bambini e i nostri ragazzi?”. Sono circa 35.900 gli studenti nella provincia di Prato (0-19 anni); circa 21.000 quelli che frequentano le scuole di competenza del Comune (0-13 anni). In quest’ultima fascia è previsto un aumento della popolazione scolastica alla scuola materna e al primo anno della scuola secondaria di primo grado.

 

 

LS

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