24 Luglio 2020

Scuola: il 66% delle aule pratesi già in linea con le indicazioni anti-Covid


Si è tenuta ieri nella sala consiliare di Palazzo Banci Buonamici la prima seduta della Conferenza dei servizi, il gruppo di lavoro istituito dal presidente della Provincia e previsto dal decreto del 26 giugno scorso, che ha il compito di declinare sul territorio pratese le indicazioni ministeriali sul ritorno in classe, un vero e proprio strumento operativo per accompagnare presidi, scuole ed enti locali verso la riapertura delle scuole.
Alla riunione di ieri erano presenti tutti i soggetti a vario titolo coinvolti: oltre al presidente Francesco Puggelli, gli assessori all’istruzione Ilaria Santi del Comune di Prato, Tamara Cecconi del Comune di Carmignano, Antonella Baiano del Comune di Montemurlo, Alessandro Storai per il Comune di Vernio, la dottoressa Maria De Simone dell’Ufficio scolastico provinciale, gli ingegneri Francesca Conti e Giuseppe Bianchi del Comando Provinciale dei Vigili del fuoco, la dottoressa Luana Paliaga dell’ASL, Mario di Carlo dirigente scolastico del Liceo “Cicognini – Rodari”, Stefano Pollini dirigente scolastico dell’Istituto “Gramsci Keynes” e Angela Di Buono per l’Istituto comprensivo Marco Polo.
Dall’analisi del cosiddetto “cruscotto”, lo strumento richiesto dal Ministero per mappare spazi e studenti di ogni scuola è emerso che il territorio pratese si pone in linea con il resto della Toscana in merito alla percentuale di adeguatezza delle scuole alle linee del Piano ministeriale, circa il 66% dei locali risultano infatti già in linea con le indicazioni covid. Il restante 33% è adeguabile grazie ad interventi minimi di edilizia leggera o didattica alternativa per i quali gli enti locali e gli istituti stanno già lavorando in sinergia.
“Stiamo lavorando tutti insieme, ancora una volta, per garantire ai nostri ragazzi una ripresa quanto più normale. La situazione dell’edilizia scolastica è discreta – spiega il presidente Francesco Puggelli – e grazie agli interventi che stiamo mettendo in campo dovremmo arrivare preparati al suono della campanella: si parte da una situazione abbastanza buona, gli altri adeguamenti per il Covid, richiedono modifiche che però sono minime in termini di edilizia e che sono già oggetto di lavoro congiunto tra enti locali e scuole. Inoltre la Conferenza dei servizi ci permette di supportare le scuole e i Comuni ad individuare soluzioni nuove. Già ieri, ad esempio, grazie alla collaborazione delle varie professionalità presenti alla riunione, siamo riusciti a risolvere il primo problema posto da una scuola in merito alla configurazione di un’aula”
Un altro dato emerso dal “cruscotto” evidenzia come la media degli studenti per classe nel territorio di Prato sia di 22 studenti, dato che, se accostato ai numeri sulla costante crescita della popolazione scolastica pratese impone un netto no ad accorpamenti e numeri da cosiddette “classi pollaio” e sostanzia ancora di più la richiesta di un aumento dell’organico in vista di settembre, avanzata da tutto il mondo scolastico pratese alla ministra Azzolina e la cui raccolta firme, che continua a salire di ora in ora, ha ormai superato le mille e cento unità.

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