18 Luglio 2020

Tribunale sotto organico ignorato dal decreto rilancio: riparte la battaglia per ottenere i rinforzi


Un incontro con il prefetto Lucia Volpe da parte della Funzione pubblica Cgil e un ordine del giorno in consiglio comunale approvato da maggioranza e Movimento 5 Stelle. Sono le due nuove iniziative per portare all’attenzione del Governo la grave e cronica carenza di organico del Tribunale di Prato, ignorato dal decreto rilancio, convertito ed ora legge dello Stato, che ha indicato altre sedi giudiziarie italiane come destinatarie di nuove assunzioni. L’attuale pianta organica del personale amministrativo presso il Tribunale di Prato ammonta a 70 unità di cui effettivamente presenti solo 44 persone e il rapporto tra numero di fascicoli e personale effettivamente presente è pari a 402,31 fascicoli per unità, a fronte di una media toscana di meno di 300 fascicoli. Il Tribunale di Prato risulta, inoltre, carente di ben 7 cancellieri su 10 previsti in pianta organica. Analoga la situazione per l’Ufficio Notifiche e per il personale presso gli uffici del Giudice di Pace. Negli ultimi due anni solo 4 sono state le nuove assegnazioni all’Ufficio Notifiche e solamente 2 quelle presso il Giudice di Pace.

“La situazione di grave sotto organico descritta – scrive la Cgil – si inserisce in un contesto distrettuale dove nessun altro Palazzo di Giustizia soffre di tale discrasia organizzativa anche e soprattutto in relazione ai carichi di lavoro. Nel confronto con il Prefetto – aggiunge il sindacato – è stata chiarita l’esigenza di candidare Prato a essere sede di assegnazione di parte del personale che è previsto venga a breve assunto” (3200 le assunzioni a livello nazionale per la posizione di personale amministrativo non dirigenziale e 1000 a tempo determinato per smaltire i processi ancora pendenti).

L’ordine del giorno in consiglio comunale
Giovedì scorso anche la maggioranza e il Movimento 5 stelle, attraverso un ap-posito ordine del giorno, hanno portato all’attenzione del Governo le gravi caren-ze di organico e strutturali di cui ormai da anni soffre il tribunale di Prato. “Sia-mo convinti che questo ordine del giorno sia necessario ancor di più alla luce dell’approvazione definitiva del decreto rilancio in Senato che, a differenza di al-tre città, non vede Prato tra i tribunali in cui è prevista l’implementazione degli organici. Riteniamo che il tribunale di Prato sia un servizio fondamentale per la comunità pratese ed è quindi il momento che le istituzioni se ne occupino in ma-niera seria. Il decreto rilancio prevede ulteriori risorse finanziarie destinate alla giustizia e siamo convinti che il governo debba destinarne una parte congrua al tribunale di Prato” dichiara la consigliera del Pd Monia Faltoni che è stata tra le promotrici dell’ordine del giorno. Il voto finale ha registrato il voto favorevole della maggioranza e del movimento 5 stelle e l’astensione del centrodestra.
“Su questo documento avremmo auspicato l’unità del consiglio comunale ma così non è stato. È un atto politico che impegna il Governo a cambiare rotta e a consi-derare Prato in maniera seria. Chiediamo un impegno sia per il riequilibrio della pianta organica che la soluzione delle carenze infrastrutturali, questioni che ormai non sono più rimandabili” conclude il capogruppo del Pd Marco Sapia.

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