3 Agosto 2020

Montemurlo ha rievocato la battaglia che ha dato il via alla nascita della Toscana moderna


Lo scorso sabato 1 agosto, a distanza esattamente di 483 anni da quel lontano 1537, il Comune di Montemurlo e il Gruppo Storico hanno rievocato, nel parco di Villa Giamari, la battaglia, che cambiò la storia e aprì la strada alla nascita della Toscana moderna sotto la guida dei Medici. Una serata di rievocazione che quest’anno si è svolta con restrizioni a causa delle prescrizioni per il contenimento dell’epidemia da Coronavirus (ingressi contingentati, distanze di sicurezza ecc…), che hanno costretto gli organizzatori a rinunciare alla tradizionale sfilata per le strade di Oste e agli altri momenti aggregativi, come la cena rinascimentale o la giornata dei giochi e mercatini storici.

«Siamo soddisfatti perché, nonostante le difficoltà, siamo riusciti, proprio nel giorno della battaglia, a ricordare e far conoscere una pagina importantissima della nostra storia e più in generale della Toscana. Altrove manifestazioni analoghe sono state annullate del tutto. Siamo dispiaciuti, però, delle limitazioni che abbiamo dovuto adottare per il Covid, ma pensiamo già alla sfilata del prossimo anno, quando festeggeremo i trent’anni del Corteggio. Se il Covid ce lo consentirà, organizzeremo una grande festa a Oste per celebrare degnamente il taglio di un traguardo davvero importante. – spiega il sindaco Simone Calamai – Trent’anni in continua ascesa, che hanno visto crescere il Gruppo Storico con nuovi figuranti e l’attivazione della scuola per sbandieratori e musici, le danze rinascimentali, la partecipazione ad importanti manifestazioni di rievocazione in tutta Italia.». Proprio lo scorso 14 dicembre, il Comune di Montemurlo, alla presenza del presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, ha voluto apporre sulla facciata del municipio una targa celebrativa della battaglia del 1 agosto 1537, che vide affrontarsi ai piedi della Rocca le truppe medicee di Cosimo I, appoggiate dalla Spagna, e i fuoriusciti repubblicani capeggiati da Baccio Valori e Filippo Strozzi, sostenuti dai francesi. Una pagina di storia, forse meno nota, narrata, sabato sera, con coinvolgente precisione e ricchezza di particolari da Alessia Cecconi, direttrice della Fondazione Cdse e arricchita dai “quadri in costume” dei figuranti del Gruppo Storico.«Un grande ringraziamento va a tutto il Gruppo Storico di Montemurlo, e in particolare alla sua presidente Tiziana Giagnoni, che ogni anno si impegnano per dare vita ad una manifestazione di rievocazione storica, cara a tutta la popolazione montemurlese», conclude il sindaco Calamai.

Un’edizione in tono minore anche per rispetto delle vittime del Coronavirus, come ha sottolineato l’assessore alla cultura, Giuseppe Forastiero:« Abbiamo mantenuto la tradizione e rievocato una pagina fondamentale della storia di Montemurlo e della Toscana, ma quest’anno l’obbligo era quello di dare un messaggio di responsabilità, onorando le migliaia di vittime del Covid. In alcune zone d’Italia un’intera generazione è sparita»

Ospiti d’onore della serata alcuni valletti e chiarine del gruppo valletti del Comune di Prato. La serata, come da tradizione, si è chiusa con la consegna al sindaco di Montemurlo, Simone Calamai, della chiave della Rocca di Montemurlo con la speranza di poter celebrare i trent’anni tra la gente, in piazza a Oste.

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