17 Agosto 2020

Movida con la mascherina, a Prato non cambia niente. Rossi: “Ora necessari controlli da parte delle forze dell’ordine”


Discoteche chiuse e movida con la mascherina. Sono le due novità dell’ordinanza emanata ieri dal ministro della Salute Speranza in materia di contenimento del contagio da Covid-19. Sospese fino al 7 settembre tutte le attività del ballo in discoteche, sale da ballo e altri luoghi, sia all’aperto che al chiuso. Obbligatorio, poi, l’uso della mascherina dalle ore 18 alle 6 anche all’aperto, sia negli spazi di pertinenza dei locali che nei luoghi pubblici, dove sia più facile che si formino assembramenti. L’ordinanza specifica che le Regioni possono introdurre ulteriori misure solo in termini più restrittivi rispetto a questi. Fatta eccezione per la sospensione delle attività del ballo, in realtà a Prato come nel resto della Toscana poco cambia, dato che la nostra regione già ad aprile aveva introdotto, senza limiti temporali, l’obbligo della mascherina anche all’aperto, dove non sia possibile mantenere il distanziamento fisico. “Per quanto riguarda lo spettacolo dal vivo, non cambia davvero niente – spiega l’assessore comunale con delega alle Politiche dello spettacolo Simone Mangani – visto che le iniziative nel nostro comune, come a Officina Giovani, prevedono già la prenotazione obbligatoria agli eventi, posti a sedere e uso della mascherina anche nel caso in cui nella seduta accanto alla nostra non ci sia un congiunto. Per quanto riguarda l’uso della mascherina nei ‘luoghi aperti al pubblico’ come recita l’ordinanza, cioè esercizi commerciali, o ‘luoghi pubblici’, cioè strade e piazze, questo significa che bisognerà porre maggiore attenzione. Per fare un esempio, la passeggiata in via Settesoldi alle 19 va fatta con la mascherina”.

La nuova ordinanza del ministro Speranza ha ricevuto anche il plauso del presidente della Regione Enrico Rossi, che su Facebook ha scritto: “Con qualche ritardo, ma la decisione di chiudere le discoteche a livello nazionale, come anch’io avevo chiesto, e di mettere l’obbligo della mascherina, che da noi in Toscana senza limiti temporali era già introdotto, è stata giustamente presa. La prima preoccupazione deve essere la ripresa dell’anno scolastico per evitare quella “catastrofe generazionale” di cui parla l’ONU. Tutte le misure e i provvedimenti che verranno presi, con i possibili conseguenti sacrifici, dovranno essere finalizzati a consentire ai nostri ragazzi di tornare a scuola. Ma se non ci saranno i controlli da parte delle forze dell’ordine c’è il rischio che tutto resti a livello di buone intenzioni. Io rivolgo un appello al governo e al ministro degli interni affinché garantiscano che i loro stessi provvedimenti siano rispettati. PS. Salvini dichiara invece che è “una follia che il governo se la prenda con i ragazzi che escono e che si vogliono divertire”. Impossibile commentare in modo civile”.