22 Settembre 2020

Bugetti fa il boom di preferenze e si conferma consigliera: “Lavorare insieme per rafforzare il PD” VIDEO


Alle ore 20 Ilaria Bugetti aveva già stappato lo spumante al suo comitato elettorale: lo scrutinio era ancora in corso, ma il risultato era evidente. A fine serata, la conferma: la consigliera regionale uscente ricandidata ha conquistato 11.326 voti, 4.788 in più di quelli ottenuti alle precedenti elezioni regionali del 2015.

 

 

Bugetti fa il pieno di voti in provincia e nel comune di Prato: al momento è l’unica candidata che entrerà sicuramente in consiglio. Più incerto il destino dell’altro consigliere uscente di Prato Nicola Ciolini, che in tutta la provincia ha ottenuto 9.027 preferenze, prevalendo su Bugetti solo nel comune di Montemurlo (1.469 preferenze contro le 727 di Bugetti). In giornata, con la ripartizione dei seggi, si saprà se sarà eletto.

 

 

A congratularsi con Bugetti in serata non si è visto il sindaco Matteo Biffoni, che nei giorni scorsi non ha nascosto di tirare la volata a Ciolini, così come altri esponenti della giunta. “Avrei preferito in alcuni momenti avere un coinvolgimento più ampio, ma devo dire che quando ho chiamato sindaco perché venisse alle mie iniziative, è sempre venuto. E’ andata così”, ha commentato Bugetti. “Chi ha un ruolo pubblico, non dovrebbe fare endorsement”, ha aggiunto l’assessore comunale pratese alla Città curata Cristina Sanzò, di area zingarettiana come Bugetti.

 

 

Bugetti esclude, a caldo, un cambiamento nei futuri equilibri di partito (lei è di area zingarettiana; il sindaco Biffoni proviene dall’area renziana) o eventuali rimpasti di giunta:

 

 

“Il popolo della sinistra ci ha dato un’altra possibilità chiedendoci però di cambiare – commenta il consigliere comunale pratese Marco Biagioni -. Abbiamo tre anni adesso per costruire una nuova sinistra in cui si possano riconoscere con entusiasmo gli elettori che vivono attualmente un forte senso di disorientamento. È questo il loro mandato con il voto di ieri e noi dobbiamo coglierlo. È questa la responsabilità che deve assumersi il PD di Prato. Può farlo solo se rimane unito”.

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