Festa della Liberazione: Prato ricorda i 29 martiri di Figline VIDEO
La lettura di un testo sull’eccidio tratto dal libro “Il coccodrillo verde” di Aldo Petri e i nomi scanditi dei 29 martiri. A seguire l’esecuzione del Silenzio da parte di un trombettiere, la deposizione della corona d’alloro al monumento ai partigiani e l’esecuzione dell’inno nazionale e di Bella ciao. Sono stati questi i momenti salienti che hanno scandito la celebrazione del 6 settembre – Festa della Liberazione della città dall’occupazione nazi-fascista – a Figline.
La cerimonia per ricordare il martirio dei 29 partigiani impiccati dalle truppe tedesche proprio nel giorno in cui la città veniva liberata dalla loro occupazione, quest’anno si è svolta in forma inedita, senza la Marcia della pace e la presenza dei cittadini, per rispettare le norme anti contagio. E proprio per consentire a tutti i cittadini di partecipare, seppur a distanza, la cerimonia è stata interamente trasmessa in diretta da Tv Prato.
La giornata si era aperta alle 8 con l’omaggio ai 25 monumenti e cippi commemorativi sparsi sul territorio. Con i rintocchi della campana civica di Palazzo Pretorio “La Risorta” in ricordo della Liberazione di Prato la delegazione comunale è partita per deporre le corone di alloro ai monumenti e ai cippi sul territorio comunale. A guidare la delegazione il presidente del Consiglio comunale Gabriele Alberti e l’assessore alle Politiche della cultura della memoria Ilaria Santi.
Alle 8.30 in piazza Santa Maria delle Carceri l’Alzabandiera a cura delle associazioni combattentistiche e d’arma.
Alle 10.30 nella Cattedrale di Santo Stefano la celebrazione della S.Messa e alle 12 la deposizione della corona d’alloro al monumento ai Caduti di piazza Santa Maria delle Carceri.