Il periodo più difficile della pandemia che ha costretto i pratesi a uscire di casa solo per situazioni di emergenza e necessità ha rappresentato la molla per creare un nuovo senso di comunità all’interno della case ad affitto calmierato di proprietà del fondo housing toscano. Stiamo parlando delle 72 abitazioni di via Brasimone a Galciana, le 54 di via Burattin e le 24 di via De Curtis, entrambe a Vergaio, destinate alla cosiddetta fascia griglia, quei pratesi cioè che non riescono a prendere un immobile in affitto sul libero mercato ma che non hanno nemmeno i requisiti per ottenere una casa popolare. All’interno di questi condomini nel periodo di isolamento sono nate iniziative come i gruppi di acquisto, dove le persone più forti e meno a rischio hanno fatto la spesa per quelle più anziane e fragili.
L’esempio della pandemia, ha poi portato all’organizzazione nei mesi successivi di momenti aggregazione: dalla cena etnica dove ognuno dei residenti stranieri ha cucinato pietanze della propria terra d’origine, alla combola (organizzata in collaborazione con Sociolab) una rivisitazione della tombola dove grandi e piccini hanno giocato assieme, esprimendo i rispettivi punti di vista per migliorare la convivenza nei condomini.
A gestire gli immobili è l’azienda Abitare Toscana, che sulla scia di queste esperienze ha realizzato un’App attraverso la quale si può prenotare il car pooling, organizzare gruppi d’acquisto, ideare eventi e mettersi a disposizione degli altri in base alle rispettive competenze. Un’applicazione che è stata premiata a livello nazionale nell’ambito del premio Urban Promo 2020, nel settore dell’innovazione tecnologica.
“Da un momento difficile per la vita di noi tutti come quello della pandemia – spiega il presidente della sede di Prato di Abitare Toscana, Giacomo Sbolgi – queste persone sono riuscite a trarne un’occasione di crescita, imparando a conoscere meglio i loro vicini e a fare comunità. Un’esperienza molto preziosa che noi abbiamo arricchito con l’ideazione di un’App che vuole incentivare proprio la socialità, nel pieno rispetto delle regole”.
