Il 4 e il 5 settembre dalle 22 alle 2 di notte in piazza del Comune saranno effettuati test sierologici gratuiti e volontari per il progetto “Movida si…cura “. Si tratta della campagna di prevenzione promossa dalla Regione che vuole sensibilizzare i più giovani sul rischio del contagio da coronavirus. E Prato rientra fra le città che hanno aderito all’iniziativa, che vede la collaborazione di Anpas, Croce Rossa e Misericordia.
In piazza del Comune verrà allestito un gazebo, dove saranno presenti 15 volontari delle associazioni e due infermieri. Si parte con una dotazione di 600 test, che potranno essere successivamente incrementati. Al sierologico potranno sottoporsi tutti i maggiorenni, o in alternativa i minorenni che hanno il consenso dei genitori. Il risultato del test si saprà in dieci minuti. Chi dovesse risultare positivo ha l’obbligo di comunicarlo il mattino seguente al medico di base che poi attiverà la procedura per il tampone. Nel frattempo la persona positiva dovrà restare in isolamento fiduciario.
Assieme al sierologico i ragazzi e tutti i frequentatori della movida pratese potranno sottoporsi anche all’alcoltest, così da essere certi di potersi mettere alla guida.
“Spesso quando si parla di covid ci si rivolge con parole che guardano al passato e invece si sbaglia perché la situazione merita sempre grande attenzione” commenta l’assessore Luigi Biancalani. Per il sindaco Biffoni “non bisogna abbassare la guardia. I test ci servono per evitare che persone asintomatiche, ma affette da coronavirus, possano contagiarne altre senza saperlo. Secondo noi è un’opportunità da sfruttare e auspico una partecipazione importante”.
“Questa iniziativa si inserisce nel lavoro sul centro storico legato alla movida – aggiunte l’assessore Squittieri – Vogliamo sensibilizzare i giovani e gli avventori dei locali sul tema delle precauzioni da prendere per evitare il diffondersi del contagio. Inoltre faremo una campagna di comunicazione sul distanziamento fisico e sull’uso dell’app Immuni”.
“Questa iniziativa è molto importante perché ci permette di individuare anche gli asintomatici e quindi limitare la catena del contagio” sottolinea Ilaria Ruggiero della Croce Rossa, mentre Cristian Gori della Misericordia spiega: “Ci siamo messi in campo molto volentieri accogliendo l’iniziativa. È una grande opportunità per i ragazzi che girano in città e un modo per ridurre la diffusione del virus”
