Operazione della polizia provinciale che, durante il mese d’agosto, ha eseguito una serie di controlli serali e notturni volti alla prevenzione e alla repressione del bracconaggio, sia venatorio che ittico.
Durante uno di questi controlli sono stati sorpresi in zona Santa Lucia due cittadini intenti a pescare nel Bisenzio in modalità non consentite dall’attuale normativa in materia. I cittadini sorpresi durante l’attività illecita erano in possesso di quaranta esemplari di carpa e due esemplari di barbo, tutti di misura inferiore rispetto a quella consentita dalla legge, pescati inoltre in orario non lecito. I pesci sono stati sequestrati e immediatamente reimmessi nel fiume.
Ai due sono state elevate sanzioni amministrative per pesca di esemplari sottomisura e fuori orario e, ad uno di loro, per pesca senza licenza per un importo complessivo di 1.120 euro.
Per quanto riguarda il fiume Bisenzio la polizia provinciale precisa che la pesca è consentita nel rispetto della normativa che la regolamenta e ricorda che nel tratto cittadino del fiume è presente una zona di protezione a divieto parziale di pesca (nel tratto che va dal ponte Datini al ponte Petrino). In questa zona infatti la pesca è consentita ma vige l’obbligo di reimmissione immediata in acqua per tutte le specie ittiche presenti, ad eccezione del siluro e del pesce gatto.
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