10 Settembre 2020

Sanità, Fratelli d’Italia attacca la Regione: “L’ampliamento del Santo Stefano non è sufficiente”


Un ospedale nato sottodimensionato e che resterà piccolo, nonostante l’ampliamento. Ne è convinto il candidato di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale Gianni Cenni, che attacca la Regione sulle scelte prese in campo sanitario, soprattutto rispetto al Santo Stefano. Lo sbandierato ampliamento del presidio pratese, spiega l’esponente del partito guidato da Giorgia Meloni, è solo un rimedio apparente. “Di questo bisogna essere tutti consapevoli – afferma Cenni -. Basta un dato, un dato ufficiale. Il procuratore della Repubblica ha stimato che sul nostro territorio vi sono almeno 25mila soggetti irregolari. Sulla base dei parametri dell’edilizia sanitaria, già soltanto questi 25mila soggetti irregolari comportano un incremento di 75 posti letto. Malgrado il grande sforzo degli operatori sanitari, a cui va il nostro ringraziamento, è evidente – fa notare – che bisogna dare una prospettiva futura”.
Di qui la richiesta di Fratelli d’Italia e la promessa di portare avanti una battaglia: quella per vincolare a funzione sanitaria i 9mila metri quadri dell’ex Misericordia e Dolce, di proprietà dell’Asl, che non verranno demoliti. Per garantire un servizio più calibrato alle esigenze della provincia. “Il dettaglio di queste funzioni sanitarie deve essere poi deciso e condiviso con tutte le associazioni e con il personale sanitario della provincia, con un confronto con la Regione – ripete Cenni -. Ma questo mi sembra il minimo che deve essere fatto per i cittadini della provincia di Prato”.
Tra gli altri punti fermi anche la necessità di intervenire sul parcheggio del Santo Stefano per rimodulare le tariffe, ritenute troppo care; in alternativa, prevedere la costruzione di un posteggio gratuito in zona per evitare che pazienti o parenti dei malati paghino il ticket.

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