10 Novembre 2020

La Pietra: “Spostamenti ai frantoi solo per chi opera a titolo professionale: la Regione parte col piede sbagliato”


Gli imprenditori agricoli, i dipendenti delle imprese agricole e i coltivatori diretti potranno spostarsi per e dai frantoi anche durante le ore di coprifuoco cioè dopo le 22 fino alle 5, a condizione che la frangitura venga effettuata in favore di coloro che raccolgono le olive a titolo professionale.

Lo fa sapere la vicepresidente e assessore all’agroalimentare Stefania Saccardi con una lettera inviata alle organizzazioni professionali del settore dell’olio, alle associazioni dei Frantoiani e alle cooperative e organizzazioni professionali agricole e ai Consorzi delle DOP e IGP dell’olio.

“Consapevole del periodo particolare dell’anno che riguarda il settore olio – spiega la vicepresidente Saccardi – raccolgo le preoccupazioni manifestatemi dagli imprenditori agricoli e olivicoltori e in una lettera che ho inviato a tutti loro preciso che gli spostamenti per e dai frantoi rientrano tra le situazioni di necessità, in applicazione dell’articolo 1, comma 3 del DPCM 3 del novembre 2020 che prevede che “dalle 22.00 alle 5.00 del giorno successivo siano consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”.

Le condizioni da osservare sono, oltre il fatto che la frangitura venga effettuata in favore di coloro che raccolgono le olive a titolo professionale, che gli spostamenti avvengano nel rispetto di tutte le indicazioni sanitarie previste dall’emergenza Covid.

 

“Se il buongiorno si vede dal mattino, il neo assessore all’Agricoltura ha iniziato sicuramente col piede sbagliato – commenta il senatore di Fratelli d’Italia, Patrizio La Pietra, capogruppo in Commissione Agricoltura -. Questa circolare, in piena raccolta e con i frantoi che stanno lavorando giorno e notte – continua La Pietra – rappresenta, qualora fosse applicata, un ulteriore macigno al sistema olivicolo toscano. Ma non solo. Infatti, il neo assessore denota anche come manchi completamente della conoscenza della filiera dell’olio toscano, che grazie alla sua specificità garantisce uno dei migliori oli di oliva italiani e mondiali. Viene da chiedersi, e se lo staranno chiedendo anche gli stessi agricoltori toscani, se l’assessore sia a conoscenza del fatto che l’olivicoltura toscana è rappresentata in gran parte da piccole aziende in regime di esonero. Forse non sa che i compartecipanti, che normalmente insieme al proprietario delle olive si recano al frantoio, non sono dipendenti. E forse nemmeno conosce che sulla base della normativa nazionale vigente può essere coltivatore diretto anche il soggetto che coltiva il fondo per il solo autoconsumo e pertanto nel caso, ad esempio, dei pensionati non ha alcuna necessità di iscrizione”.

“Già tutto questo basta per rendersi conto dell’errore clamoroso che commetterebbe il neo assessore, alla quale consiglio di consultarsi con il mondo agricolo – afferma Patrizio La Pietra -. Così si renderebbe conto che questo non funziona come una normale attività produttiva. Fratelli d’Italia è disponibile a collaborare per tutelare l’agricoltura, e in questo caso particolare gli olivicoltori e i frantoi toscani, ma non accettiamo l’approssimazione dovuta a convenienza politiche ed a scambi di poltrone. A Firenze come a Roma l’agricoltura è una cosa seria”.

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CD
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3 anni fa

Sarà bene che l assessore si imformi e lasci che gli olivicoltori possano cogliere e frangere. Le olive si deteriorano!! E data la chiusura tra comuni si lasci la possibilità di muoversi a questo scopo..nn ci sono assembramenti stia certa assessore!!