Addio a Paolo Rossi, il calciatore pratese campione del mondo nel 1982
È morto Paolo Rossi, il calciatore pratese ex campione del mondo con l’Italia nel 1982. A dare la notizia è stata la moglie Federica Cappelletti nella notte con un post su Instagram. “Per sempre” ha scritto la donna pubblicando una foto insieme al marito, scomparso a causa di un male incurabile. Paolo Rossi lascia tre figli: Sofia Elena, Maria Vittoria ed Alessandro.
Raggiunta al telefono da gazzetta.it (ascolta l’audio) la moglie di Paolo Rossi ha raccontato alcuni aspetti privati dell’ultimo periodo affrontato insieme, quello della malattia. “In questi momenti – ha detto Federica Cappelletti – lui ha tirato fuori tutta la sua voglia di vivere, il suo coraggio, la sua determinazione. Lui non voleva mollare. Ha cercato sempre di rassicurare me e le bambine. Questa è stata una cosa che proprio per scelta abbiamo voluto vivere da soli, poi aiutati invece da tante persone che ci sono state vicine come i medici, i medici del reparto covid dell’ospedale Le Scotte di Siena, del reparto di neurochirurgia dove Paolo era stato anche operato alla schiena, il dottor Olivieri e tutto il suo staff. Sono state persone meravigliose, hanno trattato Paolo come meritava, con tutta la privacy e l’affetto di cui lui aveva bisogno in questo momento. Io avuto la fortuna di stare con lui, di condividere tante cose con Paolo, una persona meravigliosa, unica, che sapeva vedere l’aspetto positivo in tutto, anche quando le cose magari non erano troppo positive. Una persona semplice che ha saputo amare sempre tutti, e mi ha insegnato a guardare le cose in maniera diversa, sempre porgendo una mano di aiuto agli altri, sempre con il sorriso. Il dopo Paolo sarà difficile per me da affrontare, perchè Paolo è unico; difficilmente si trovano persone come lui” ha detto commossa Federica Cappelletti, ricordando gli ultimi attimi di vita del marito. “Era tra le mie braccia nel momento in cui se ne è andato. Gli ho detto che avrei seguito le nostre figlie e le avrei fatte crescere come avevamo deciso di fare. Sono stato con lui fino all’ultimo soffio. Paolo continua a vivere dentro di me e dentro il cuore delle nostre bellissime creature. Ringrazio l’affetto che ci viene dimostrato da tante persone. Non appena la notizia si è diffusa, mi hanno chiamato da tutto il mondo. Questo affetto nei confronti di Paolo è ciò che mi dà la forza per andare avanti”.
Paolo Rossi era nato a Prato nel 1956, aveva dunque 64 anni. Cresciuto nel Santa Lucia arrivò a giocare in serie A nel Vicenza e nella Juventus, militò anche nel Milan, Verona, Perugia e Como. Ma il suo nome è legato inscidibilmente al campionato del mondo in Spagna nel 1982, nel quale l’Italia si laureò campione grazie ai suoi gol. Rossi alla fine del torneo fu capo cannoniere del mundial e lo stesso anno vinse il Pallone d’oro.
La notizia è riportata dai siti web di tutto il mondo, sta facendo il giro dei social ed è rilanciata con forte commozione da tantissimi pratesi. E c’è già chi ha lanciato una iniziativa per intitolargli lo stadio Lungobisenzio.
Un altro pezzo di Prato e della nostra gioventù che se ne va.
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