9 Dicembre 2020

Effrazione bar-container Serraglio, lo Street Basket risponde all’opposizione: “Il successo del playground è incontestabile”


Il presidente della ASD Street Basket Prato Marco Scarselli interviene sulle polemiche politiche seguite all’effrazione del container-bar sul terrazzo del piazzale dell’Università, utilizzato come giaciglio di fortuna da tre pregiudicati e trasformato in luogo in cui nascondere il provento di furti con spaccata ad esercizi commerciali. La vicenda era stata bollata come “vergognosa” da parte di Daniele Spada (leggi l’articolo), il quale aveva contestato i progetti del Comune per riqualificare l’area, compreso il campo da gioco del Serraglio, che secondo il consigliere di opposizione “a parte qualche giornata a primavera, è, e resta, territorio di spacciatori e disperati, come i fatti di oggi testimoniano”.
Parole respinte fermamente dallo Street Basket Prato, che ricorda il successo delle 5 edizioni del Torneo dei Rioni (nella foto di archivio) e le tante iniziative nate attorno al campo del Serraglio, che ha destato l’interesse anche della BBC, venuta a Prato per intervistare una giovane giocatrice sul playground.
“I partiti politici di opposizione esercitano il loro diritto di contestazione delle iniziative della maggioranza che amministra la città. Per far questo non devono però ‘buttare l’acqua sporca con il bambino’ : laddove per bambino si intende l’incontestabile successo del campo di basket Yoghi Giuntoni” afferma Marco Scarselli.
“Dire che ‘il campo da gioco del Serraglio, a parte qualche giornata a primavera, è, e resta, territorio di spacciatori e disperati (come i fatti di oggi testimoniano)’ è una generalizzazione che solo chi non frequenta quello spazio può commettere. Come tutte le generalizzazioni ha il doppio torto di annebbiare la verità e di essere offensiva per chi su quel campo gioca (notte e giorno, dodici mesi all’anno, Covid permettendo…) e per chi (come l’associazione Street Basket Prato) se ne prende cura e da cinque anni si impegna per organizzare eventi che coinvolgono gli appassionati di pallacanestro. Si lasci dunque stare lo sport amatoriale e si scelga un altro terreno per misurarsi nell’agone politico. Prima o poi usciremo da questa pandemia e allora ci sarà modo – per tutti – di verificare da che parte sta la verità” conclude Marco Scarselli.

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