11 Dicembre 2020

Lavoratori positivi a lungo termine, la Cgil scrive all’Ordine dei medici: “La circolare della Regione va attuata: proseguire con il certificato di malattia” 


«La circolare della Regione Toscana va applicata senza tentennamenti». E’ netto il segretario generale della Cgil di Prato Lorenzo Pancini a proposito della nota inviata ai medici di medicina generale e pediatri di famiglia dalla Direzione Diritti di cittadinanza e coesione sociale della Regione Toscana, a firma del direttore Carlo Rinaldo Tomassini, con la quale “al fine di attenuare lo stato di difficoltà in cui si vengono a trovare i molti lavoratori che risultano casi positivi a lungo termine” sono esplicitamente sollecitati “per quanto possibile, di dare prosecuzione al certificato di malattia, con particolare attenzione alle attività lavorative che non possono essere effettuate in modalità smart working”, con la postilla invito “a prescrivere i necessari tamponi per la verifica dell’avvenuta negativizzazione”.

Un problema sollevato dalla Cgil in tutte le sedi, nazionali, regionali e locali. Una pressione che ha portato alla “raccomandazione” della Regione Toscana. «Bisogna procedere senza incertezze e titubanze nella sua attuazione», avverte Pancini, che ha immediatamente inviato una lettera al presidente dell’Ordine dei medici di Prato dottor Guido Moradei a cui chiede “di sostenere con forza tale raccomandazione nei confronti degli associati all’ordine, a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori che, in assenza di un intervento, rischiano di continuare a non avere copertura retributiva e contributiva fino all’avvenuta negativizzazione del tampone”.

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