Inizia a delinearsi il percorso che porterà per la prima volta a Prato la storica corsa a tappe Mille Miglia. Il gotha delle automobili del mondo entrerà in provincia di Prato da Carmignano, per poi proseguire verso Poggio a Caiano, fare l’asse delle industrie e passare dal Macrolotto 2. Qui c’è da superare il primo dubbio: cioè il passaggio da viale della Repubblica. Secondo l’Aci, che ha convinto gli organizzatori della manifestazione a fare tappa a Prato, l’attuale assetto del viale “non farebbe fare bella figura alla città”. Da qui il tentativo di cercare un percorso alternativo, che poi passando da viale Piave porti la Mille Miglia in piazza delle Carceri per il controllo orario nei pressi del Castello dell’Imperatore.
La tappa pratese della manifestazione avrà come simbolo la tradizione industriale cittadina. E quindi non solo il passaggio dal Macrolotto 2, ma anche l’ingresso proprio all’interno del Fabbricone, concesso per l’occasione dalla famiglia Balli. In seguito il passaggio da ponte Datini, viale Borgovalsugana e l’uscita dalla nostra provincia in direzione Calenzano. “Vogliamo che si ricordino che Prato l’industria c’è – spiega il presidente dell’Aci di Prato, Federico Mazzoni – Quindi gli faremo vedere sia i nuovi assi industriali del Macrolotto 2 che le fabbriche storiche”.
Mazzoni spiega anche come l’Aci sia riuscita a convincere il comitato organizzatore a fare tappa a Prato. “E’ stata fondamentale la copertina del National Geographic, con in prima pagina gli stracci di Prato – prosegue il presidente – Avere portato nel mondo la nostra città come simbolo del riciclo, ci ha garantito una visibilità e un salto di qualità a livello d’immagine davvero notevole”.
L’approdo a Prato della Mille Miglia viene visto come “una grande opportunità turistica” dall’assessore Lorenzo Marchi. “Prato ha da offrire numerose attrazioni – spiega – Gli manca solo un po’ di visibilità a livello nazionale. Ed eventi come questo sono fondamentali per farci conoscere in Italia e nel mondo”.
Sdb
