5 Gennaio 2021

Campionati regionali dilettanti e giovanili verso lo stop definitivo. Il presidente Paolo Mangini : ” Mancano le condizioni di sicurezza per la ripresa”


I campionati dilettanti e giovanili organizzati dal Comitato Regionale Toscano verso lo stop definitivo. Nel corso della trasmissione “Il Gioco è Fatto” il presidente Paolo Mangini  ha espresso tutta la sua preoccupazione: ” Al momento non ci sono le condizioni di sicurezza – ha spiegato – per poter riprendere l’attività agonistica. Attendiamo gli sviluppi e le indicazioni da parte delle istituzioni pronti ad attivarci secondo le stesse, ma allo stesso tempo se dovessi fare una previsione in percentuale sulla possibile ripresa dei campionati dilettanti e giovanili, la vedo molto molto complicata”.

Sulla stessa linea anche il vice presidente del Comitato Regionale Toscano Massimo Taiti: ” Al momento attuale prospetto molto difficoltoso prevedere una ripresa dell’attività agonistica – spiega – mancano le condizioni di sicurezza. Se dovessi fare una previsione in percentuale azzarderei un 90% per il no, un 10% per il si”. Insomma la situazione appare davvero difficile, appare scontato lo stop definitivo per i campionati di Promozione, Prima, Seconda e Terza Categoria e per tutti quelli del settore giovanile, mentre ci potrebbe essere una prospettiva di ripresa riguardo il campionato di Eccellenza, qualora lo imponesse la Lega Nazionale Dilettanti che sta proseguendo regolarmente il campionato di serie D e quindi avrebbe la necessità di completare l’organico per la stagione 2021/22 inserendo le formazioni vincenti del campionato di Eccellenza Regionale. Il vice presidente Massimo Taiti non esclude questa ipotesi: ” Ci atterremo alle richieste della Lega Nazionale Dilettanti – spiega – e qualora ci venisse richiesto di terminare il campionato di Eccellenza cercheremo di mettere in campo il format più idoneo e funzionale per riuscire a portare a termine la manifestazione nelle tempistiche previste dal regolamento”. La prospettiva per cercare di portare a termine il campionato di Eccellenza con un format rivoluzionato rispetto a quello attuale ( svolgimento del solo girone di andata e play off allargati per determinare le promozioni, una delle ipotesi allo studio)  con il possibile inserimento dell’obbligo dei tamponi “veloci” come previsto per il campionato di serie D. ” E’ ipotesi, quella dei tamponi, che possiamo assolutamente valutare – spiega ancora il vice presidente Taiti – nell’intento di trovare soluzioni che possono eventualmente portarci a terminare il campionato di Eccellenza, ma non anticipiamo i tempi e attendiamo le decisioni delle istituzioni in primis e successivamente della Lega Nazionale Dilettanti”. L’ultima riflessione riguarda, in caso di annullamento dei campionati, il blocco delle annate per il settore giovanile e delle quote per il calcio dilettanti. ” Dovremo eventualmente affrontare la tematica – spiega il presidente Paolo Mangini – con la Lega Nazionale Dilettanti e cercare di trovare una linea comune. Mi sembra prematuro fare previsioni”. Insomma il calcio dilettanti e giovanile si avvia allo stop defintivo.

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Massimo
Massimo
3 anni fa

L’unica cosa dispiace per i ragazzi.. senza scuola o ridotta e senza sport…

Franco
Franco
3 anni fa

Non ci sono parole per descrivere quello che siete e che state facendo …state cercando il virus tra i positivi asintomatici …volete riscrivere la letteratura scientifica …vergognatevi ma prima o poi pagherete …venduti

andrea
andrea
3 anni fa

oramai è evidente l’indifferenza assoluta da parte della politica e delle istituzioni verso le esigenze di sviluppo sociale, relazionale e psicofisico dei ragazzi, ma risulta davvero sconcertante riscontrare la stessa indifferenza da parte di coloro che, occupandosene concretamente, dovrebbero farsi parte attiva per sensibilizzare chi opera scelte in contrasto con tali incontrovertibili valori. Purtroppo nell’emergenza è emerso concretamente il disinteresse assoluto verso i giovani, vere ed uniche vittime, non della pandemia, ma dell’egoismo degli adulti a cuj la loro tutela ed il lori sviluppo sarebbe affidato.

Claudio Mercati
3 anni fa

Annullare il tutto non mi sembra corretto visto i soldi spesi dalle società, se tutto ciò deve essere proporrei che gli anni di appartenenza giovanili rimangano le stesse, almeno si può continuare ad insegnare ai giovani altrimenti si trovano calciatori senza insegnamento ed educazione.

Mario
Mario
3 anni fa

Se fosse vero il blocco totale dell’attività agonistica, possiamo salutare un 30% di sportivi che abbandoneranno il calcio! Sarebbe una sciagura ordinata da un governo che non ha più senso di esistere!

Andrea
3 anni fa

Spero che si riprenda presto il calcio dilettantistico. Muove milioni di persone. Ovviamente rispettando le norme anticovid.

Daniele Misuraca
3 anni fa

State uccidendo la Gioventù, Vergogna

Francesco Spaccazocchi
Francesco Spaccazocchi
3 anni fa

Allora intanto si dimetta! il primo che non serve a nulla a questo punto è lei e tutti quelli come lei che dovrebbere avere a cuore lo sport e la crescita dei ragazzi e quando parlo di crescita ovvimanete mi riferisco a quella fisica, morale ed emotica che solo lo sport può garantire.
MI domando come si fa a bloccare due stagioni agonisitche a ragazzi e ragazze tra i (12 e 17 anni)e non consentire più ai giovanni dilettanti di praticare lo sport a cui hanno dedicato una vita! lasciate i vostri ruolo a chi ama veramente lo sport!!

Francesco Piantanida
Francesco Piantanida
3 anni fa

State facendo dei danni incalcolabili a questi ragazzi!!!! Vergognatevi!!!!

Franco
Franco
3 anni fa

Continuo a pensare che trattasi esclusivamente di dinieghi a qualsiasi responsabilità, e basta!!!
Si chiude, o si proibisce, solamente per il non saper cosa fare, o il non voler intraprendere percorsi controcorrente…
Senza studiare con volontà reale, e non a chiacchierare, piani concreti…

Lorenzo
Lorenzo
3 anni fa

È una vergogna,ci sono società che hanno speso soldi e hanno investito i loro soldi ripeto i loro soldi per ripartire. Poi che cambia dalla sere d al eccellenza nulla perché i giocatori che giocano in d fanno le stesse cose del eccellenza. Anzi in eccellenza sarebbe meglio rispetto alla d perché rimane tutto in regione. Poi il senso gli juniores nazionali si allenano tranquillamente anche in zona rossa gli altri no che senso ha. Almeno nel caso ci fosse un positivo tutto ciò rimane in regione ed è più facile diciamo contenerlo. Poi non vi lamentate se i ragazzi stanno più in strada eh

Gianfranco
Gianfranco
3 anni fa

Gianfranco
Il virus esiste e non possiamo nasconderlo, ma la vita deve andare avanti così come lo sport per i nostri giovani, a livello scientifico si evince che fare sport all’aperto le probabilità di contrarre il virus sono molto basse, non vedo il motivo per cui feramre il calcio e tutto il sistema che porta ad introiti economici e non solo, pensiamo al danno che viene fatto a ragazzi e ragazze nell’età adolescenziale fattore importante per lo sviluppo della socializzazione sia in ambito sportivo così come in ambito scolastico.
Coloro che sono al potere devono intervenire con coscienza e conoscenza e cercare di fare ripartire il sistema. Le possibilità ci sono basta mettersi in gioco e fare le cose nel rispetto delle regole.