Il Comune progetta la LAM elettrica: sostituirà Lam Blu e Arancione, nuovi tragitti e bus ogni 7 minuti


E’ una vera e propria rivoluzione nel trasporto pubblico locale, quella tracciata dal Comune di Prato con l’approvazione in giunta del progetto di fattibilità tecnico-economica per realizzare una nuova linea LAM elettrica, in sostituzione delle attuali LAM arancione e blu. La nuova LAM elettrica avrà un tracciato diverso e corse più frequenti, grazie a 11 nuovi semafori intelligenti destinati a dare la precedenza, in corrispondenza di incroci, ai bus in transito sulle corsie preferenziali; corsie che saranno presidiate anche da 11 nuovi varchi elettronici, come deterrente per gli accessi impropri da parte degli automobilisti. Sulla nuova linea TPL sono previsti 15 autobus più 7 di scorta per un totale di 22 automezzi.

Bus ogni 7 minuti, ma la nuova Lam non passerà da Galciana e Maliseti
La nuova linea si svilupperà su 38 km (di cui 8,7 su corsie preferenziali) con capolinea la stazione centrale e l’ospedale Santo Stefano. Gran parte del percorso ricalcherà le attuali Lam arancio e blu, ma la nuova Lam elettrica, rispetto ad oggi, non servirà le frazioni di Maliseti e Galciana.
Per i passeggeri che utilizzano la Lam Blu da e per Maliseti (censiti in 672 al giorno nell’autunno 2019) e per coloro che oggi usano la Lam Arancio da e per Galciana (618 al giorno), il Comune prevede di modificare il percorso della linea 10, aggiungendo un ulteriore bus ai due attualmente in servizio, in modo da avere corse più frequenti, ogni 20 minuti, anziché ogni 30 minuti.
L’obiettivo della nuova Lam elettrica è invece quello di potenziare il servizio nelle aree limitrofe ai poli scolastici di via Reggiana e via Galcianese, portandovi le corse dei bus ogni 7 minuti, anziché ogni 15 minuti; e di aumentare la frequenza nelle aree residenziali principali (centro storico e San Paolo), alla stazione centrale e al nuovo ospedale, fino a 4 minuti. Risultati a cui si punta, accorciando i tragitti (tagliate come detto le percorrenze a Maliseti e Galciana), riducendo le fermate (saranno 70 in tutto, dotate di paline “intelligenti”, ad una distanza media, l’una dall’altra, non inferiore a 350 metri) e assicurando ai bus la precedenza quando transiteranno su 11 incroci, grazie a sistemi di “priorità semaforica”.

Il tracciato della nuova Lam elettrica


La nuova linea si svilupperà collegando con alta frequenza di corse importanti poli attrattori della nostra città partendo dalla zona est nei pressi del casello autostradale, toccando il Tribunale e, tramite Via Ferrucci, raggiungerà Piazza Stazione e quindi il centro storico. Da qui si svilupperà in due direttrici distinte verso l’ospedale Santo Stefano attraversando, da un lato, il quartiere San Paolo – ad altissima densità abitativa –  e la stazione ferroviaria di Borgonuovo, e, dall’altro, servendo il polo sanitario Giovannini, Porta al Leone e tutta l’area dell’ex ospedale Misericordia e Dolce, ora in fase di riqualificazione per la realizzazione del Parco Urbano; si dirigerà poi verso il polo scolastico di via di Reggiana e farà capolinea all’Ospedale Santo Stefano, dove i due distinti rami della nuova linea si riuniranno e da qui si dipartiranno nuovi servizi di trasporto pubblico locale per Galciana e Maliseti.

Tempi e costi del progetto
L’investimento complessivo è da 11,7 milioni di euro, per il quale il Comune presenterà domanda di finanziamento, per circa 10 milioni di euro, al Ministero dei Trasporti in base alle previsioni della legge di bilancio 2019. Nel frattempo, secondo il cronoprogramma indicato dagli uffici tecnici comunali, a breve partirà la progettazione esecutiva delle opere pubbliche legate al progetto, con immissione in servizio dei nuovi bus elettrici ipotizzata per gennaio-febbraio 2024.

Gli 11,7 milioni di investimento sono comprensivi dell’acquisto della nuova flotta di bus elettrici (450.000 euro per ciascun mezzo), dell’installazione di 14 stazioni di ricarica (dieci al deposito della Cap per la ricarica notturna e due postazioni a ciascun capolinea, alla stazione centrale e all’ospedale Santo Stefano); ma anche degli oneri di esproprio e costruzione di due nuove strade di collegamento tra via Scarlatti e l’ospedale e tra via dell’Alberaccio e via suor Niccolina Infermiera (quasi 1,7 milioni di euro).
Ulteriori investimenti riguardano la costruzione di un tratto di 500 metri di nuova corsia preferenziale (200.000 euro) e l’acquisto dei sistemi di priorità semaforica (418.000 euro). Secondo l’analisi costi-benefici fatta dagli uffici comunali, oltre a grandi miglioramenti sull’impatto ambientale, i bus elettrici assicureranno sul lungo periodo anche un risparmio: “A fronte di maggiori costi di investimento iniziale per l’acquisto e la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla gestione di un bus elettrico, stimabili in 220.000 euro, si ottengono, nei sei anni di durata dell’investimento, 267.000 euro di benefici in termini ambientali e di costi di manutenzione, rendendo sostenibile l’investimento iniziale”.

L’obbiettivo dichiarato è quello di far crescere i passeggeri dei bus dagli attuali 12.000 al giorno (l’8% degli spostamenti complessivi; il 70% dei pratesi si muove su mezzi motorizzati privati) a circa 22.000 utenti/giorno.

“La mobilità sostenibile è un tassello importante per lo sviluppo della nostra città e risponde a pieno all’attenzione verso le politiche ambientali che stiamo portando avanti sui diversi fronti – ha affermato il sindaco Matteo Biffoni -. Prato è sempre di più punto di riferimento per l’economia circolare, per un nuovo green deal che deve necessariamente includere anche la mobilità.”

“I nostri tecnici hanno lavorato a stretto contatto con i tecnici di Comune e Provincia per poter elaborare una soluzione progettuale che guarda al futuro e che potrebbe cogliere le opportunità di questo finanziamento nazionale – afferma il presidente di Cap Federico Toscano – Attualmente abbiamo in servizio dei mezzi ibridi; in Toscana non ci sono autobus completamente elettrici, ma le tecnologie si stanno evolvendo rapidamente e anche l’autonomia delle batterie è sempre maggiore”.

D.Z.

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