20 Febbraio 2021

Covid, a Prato due decessi e 74 nuovi nuovi casi. Giani: “Useremo i fondi europei per produrre vaccini in Toscana”


74 nuovi positivi e due decessi nelle ultime 24 ore a Prato e provincia: sono i numeri del contagio, così come registrato dall’ultimo bollettino Covid della Regione. Per quanto riguarda le vittime, si tratta di un uomo di 74 anni e di una donna di 84, entrambi deceduti all’ospedale Santo Stefano.
In Toscana complessivamente si registrano 953 casi in più rispetto a ieri e 15 decessi. Oggi sono stati eseguiti 13.471 tamponi molecolari e 8.101 tamponi antigenici rapidi, di cui il 4,4% è risultato positivo. I ricoverati sono 893 (21 in più rispetto a ieri), di cui 147 in terapia intensiva (2 in meno).

“Stiamo pensando di usare i fondi europei destinati alla ricerca farmaceutica e in particolare ai vaccini per incentivarne la produzione. L’invito dunque che rivolgo alle aziende toscane è di attrezzarsi per dare seguito a questa opportunità”. E’ quanto annunciato dal presidente Eugenio Giani stamani durante la conferenza stampa convocata per presentare, insieme a Gian Maria Rossolini ordinario di Microbiologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi e l’assessore alla Sanità Simone Bezzini, i risultati dell’indagine sugli anticorpi prodotti dai vaccini sui soggetti già vaccinati.

“Le vaccinazioni andranno avanti anche nei prossimi anni – ha proseguito Giani – come è naturale che sia, visto che gli effetti di un vaccino durano dai 7 ai 9 mesi e le necessità di replicarli non si fermeranno a questa stagione. Pertanto, considerando che in Italia ci vorranno in media ogni anno circa 120 milioni di dosi, calcolando la popolazione italiana e la necessità di fare due richiami, stiamo pensando di destinare i fondi europei del FESR per agevolare le aziende farmaceutiche toscane che decideranno di far parte di questa filiera e dare corso a un’attività impegnativa ma indispensabile. Un’operazione in cui credo molto, fondamentale per la salute innanzitutto, ma anche per la nostra economia perché significa creazione di lavoro”.

A quasi due mesi dalla vaccinazione, eseguita al personale sanitario con vaccino mRNA Pfizer Biontech, che prevede la somministrazione di due dosi a distanza di 21 giorni, la SOC Patologia Clinica ed Immunoallergologia- Firenze del Presidio Ospedaliero di San Giovanni di Dio, in collaborazione con il Servizio di Medicina Preventiva e la SOC di Allergologia ed Immunologia Clinica dello stesso Presidio, sta valutando le risposte e le quantità di anticorpi neutralizzanti anti Spike-RBD che si sono formati in conseguenza alla vaccinazione eseguita a partire dai primi giorni di gennaio. “E’ stato elaborato uno studio di verifica su quanto sia cresciuto il livello di immunità e risulta stia diventato significativo – ha proseguito Giani – Quindi il messaggio è chiaro: i vaccini funzionano. Stasera alla riunione con le Regioni sottolineerò che l’unico argine valido è quello dei vaccini e dunque lo Stato ce li deve mandare velocemente”.

Come ha annunciato l’assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini, in Toscana sono già stati somministrati 240mila vaccini tra prime e seconde dosi, con un tasso di vaccinazioni superiore del 10% alla media nazionale. “Abbiamo ricevuto anche una risposta molto positiva da parte dei medici di base di cui circa il 90% si è dichiarato disponibile alla somministrazione. Quindi appena arriveranno le nuove dosi potremo portare avanti bene e con energia la campagna vaccinale”, ha aggiunto Bezzini. A questo proposito il presidente Giani ha ricordato che a breve firmerà un accordo con le organizzazioni di volontariato perché a marzo, mese in cui si prevede il nuovo arrivo di un grosso quantitativo di vaccini, queste affianchino le Asl e i medici di base per andare a somministrarli nelle aree più periferiche della Toscana.

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