11 Febbraio 2021

La guardia di finanza smantella la filiera del falso: coinvolti un pronto moda e due stamperie FOTO


La guardia di finanza di Prato ha concluso un’importante operazione per il contrasto alla contraffazione. I finanzieri, dopo appostamenti e pedinamenti, hanno individuato un pronto moda nella zona industriale del Macrolotto, sospettato della produzione e commercio di materiale con marchi contraffatti.
L’accesso all’interno dell’azienda ha permesso di rinvenire oltre 900 capi di abbigliamento firmati in assenza delle necessarie autorizzazioni delle case madri, pronti per l’immissione in commercio, oltre ad 80 metri di tessuto griffato in corso di lavorazione.
Il prosieguo delle indagini ha permesso di individuare – sempre nel Macrolotto – due stamperie che operavano nella produzione della merce illecita.

All’interno della prima è stata individuata una vera e propria catena produttiva di trasformazione degli anonimi rotoli di stoffa in prodotti finiti recanti marchi riconducibili a numerosissime aziende di fama internazionale, ovviamente senza alcuna autorizzazione.
Per la stampa del tessuto venivano usati i classici cilindri/cliché con le effigi di note griffe: 53 quelli individuati e sequestrati dai finanzieri, insieme a 1.850 metri di tessuto già stampato e pronto per le successive fasi di trasformazione nel prodotto finito destinato alla vendita.
La seconda stamperia è invece risultata dotata di attrezzature più moderne, di tipo digitale, destinate alla medesima attività di riproduzione illecita.
All’interno sono stati sequestrati oltre 317.200 loghi per maglie e 17.000 loghi per mascherine, già stampati su carta transfer e pronti per essere impressi sul tessuto.
Posta in vendita la merce sequestrata avrebbe consentito ricavi per circa 1.700.000 Euro.
Anche i macchinari utilizzati nella fase produttiva (8 plotter e 5 personal computer), il cui valore si aggira invece sui 245.000 Euro, sono stati posti sotto sequestro.
Al termine delle operazioni i tre responsabili delle attività controllate – tutti di origine cinese – sono stati denunciati.
I finanzieri, inoltre, sono intervenuti in un negozio che commercia materiale elettrico, rinvenendo e sottoponendo a sequestro circa 1.700 articoli non rispondenti alla normativa in materia di sicurezza. I prodotti erano privi delle obbligatorie istruzioni in lingua italiana. Si tratta di robot per cucina, trasformatori, radiosveglie, tv-box, modem, decoder tv, conta banconote e termoventilatori.
Il responsabile dell’esercizio pubblico, anch’egli di origine cinese, è stato segnalato alla Camera di Commercio per l’irrogazione delle sanzioni amministrative.

Il sindaco Matteo Biffoni si congratula con la Guardia di Finanza per l’operazione contro la filiera del falso. “Ringrazio la Guardia di Finanza per il costante impegno dimostrato per il contrasto alla contraffazione, che rappresenta un grave danno per il tessuto economico del territorio. Si tratta non solo di concorrenza sleale verso chi lavora e produce osservando le normative, ma anche un potenziale pericolo per la salute dei consumatori, che non hanno garanzie – conclude il primo cittadino – su materiali e metodi utilizzati”.

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