Ospedale, la “galleria commerciale” non decolla: orari ridotti per il bar, letti Covid “parcheggiati” nel fondo sfitto FOTO


Non è decollato il progetto di galleria commerciale al primo piano del nuovo ospedale Santo Stefano, inaugurato nel 2013. Alcuni servizi, come la banca e l’edicola, sono venuti meno nel corso degli anni, al punto che la Asl (per la consegna delle cartelle cliniche e uffici amministrativi) e la Fondazione Ami (per la propria sede), hanno preso in affitto dei fondi rimasti liberi. Attualmente, nella vecchia agenzia di Banca Intesa San Paolo, chiusa da un paio di anni, sono stoccati diversi nuovi letti destinati all’allestimento dei posti Covid nell’ala nord ricavata al piano terra dell’ospedale.
Negli ultimi mesi, le restrizioni nell’accesso al Santo Stefano dovute alla pandemia, hanno avuto come conseguenza indiretta la riduzione dell’orario del bar, che ha accusato una diminuzione fino al 70% degli incassi ed è stato costretto – come si apprende da fonti sindacali – a ricorrere alla cassa integrazione per i propri dipendenti. Attualmente il bar è aperto dal lunedi al venerdi, dalle 6,30 alle 15,30; il sabato, dalle 6,30 alle 12,30 e con lo stesso orario anche la prima e terza domenica del mese.
Al di fuori di questi orari e degli orari di apertura della mensa, al personale ospedaliero e ai degenti non resta che affidarsi ai distributori automatici.

Altri disservizi si sono generati con il venir meno degli uffici bancari: fin dal vecchio Misericordia e Dolce, tanti dipendenti della Asl avevano il conto e l’accredto dello stipendio nell’allora agenzia ospedaliera della Cassa di Risparmio di Prato. In epoche più recenti lo sportello e il bancomat dentro il Santo Stefano erano piuttosto utilizzati anche per i prelievi di denaro e c’era chi vi faceva riferimento per il pagamento dei ticket; il passaggio a Banca Intesa delle filiali BpVi ha portato alla decisione di chiudere la filiale interna all’ospedale. Sulle vetrate del fondo, è adesso affisso un cartello di un’agenzia immobiliare da contattare in caso di interessamento all’affitto.
Nella galleria commerciale del Santo Stefano sono invece locati altri fondi: oltre al bar-pizzeria, il parrucchiere-centro estetico e la ortopedia-parafarmacia.

L’affitto degli spazi della galleria commerciale è uno dei proventi con cui Ge.sat, società di gestione dei servizi non sanitari dei 4 nuovi ospedali toscani, ha il compito di recuperare in 19 anni l’investimento in project financing, per un totale di oltre 400 milioni di euro, fatto per la costruzione dei nosocomi di Prato, Pistoia, Lucca e Apuane.

D.Z.

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