Parco Centrale di Prato, i 5 Stelle chiedono di rivedere il progetto: “Pochi alberi, così d’estate sarà una Urban Savannah”


Il capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio comunale ha depositato una domanda di attualità al sindaco Biffoni per aprire un dibattito e ripensare l’idea di parco urbano destinato a prendere il posto del vecchio ospedale, la cui demolizione è in via di completamento. Maioriello allega al suo intervento una immagine del progetto firmato dal paesaggista Michel Desvigne, vincitore del concorso internazionale di idee indetto dal Comune negli anni passati.
“È davvero questa rappresentata in foto, l’idea che l’amministrazione ha sul-la realizzazione del parco Urbano che sorgerà nell’area dell’ex-ospedale?” chiede al sindaco, il capogruppo dei pentastellati Carmine Maioriello, che aggiunge: “Al M5S così non piace. L’amministrazione spenderà molti soldi (nostri) per un’opera che probabilmente entusiasmerà i radical chic, ma che nella realtà di tutti i giorni, difficilmente potrà essere fruita appieno e con soddisfazione da tutti i cittadini pratesi che vogliono fare sport oppure passare il tempo libero nella bella stagione cercando refrigerio dalla calura estiva all’ombra degli alberi”.

“Già, gli alberi, dove sono gli alberi? – Si chiede Maioriello – La prima cosa che salta all’occhio è la scarsa presenza di alberi all’interno del parco: c’è bisogno di alberi che uniscono e non di siepi che dividono. Un parco progettato da un professionista sicuramente competente e titolato, ma che non ha previsto ampie zone d’ombra: forse perché abituato alle fresche estati parigine piuttosto che alle torride estati pratesi? Dalla rappresentazione grafica non si intravedono, inoltre, aree destinate all’attività sportiva. Il nostro centro cittadino ha decisamente bisogno di più verde, più natura e magari visto che lo spazio lo consente, pensare, perché no, anche ad un ampio specchio d’acqua artificiale oltre alla vasca lungo le mura”.

Maioriello conclude con un appello: “Assessore Barberis ci ascolti! Se il progetto non verrà opportunamente modificato si rischierà nei caldi mesi estivi, che il nostro parco urbano si trasformi nel primo esperimento di savana cittadina o meglio, se preferisce perché in inglese suona meglio: “Urban Savannah”.

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