2 Marzo 2021

La benzina pagata “a bicchiere”: 50 transazioni da 0,20 euro per i furbetti del Super Cashback FOTO


I furbetti del Super Cashback ci stanno provando anche a Prato. Pronti a pagare la benzina a bicchieri per accumulare quanti più pagamenti elettronici e incassare il superpremio da 1.500 euro messo in palio dal governo Conte per i primi 100mila cittadini che avranno totalizzato, in un semestre, il maggior numero di transazioni con carte di credito, carte di debito e prepagate, bancomat e app di pagamento. Il concorso, privo di soglie minime di spesa per singola operazione, ha aguzzato l’ingegno di tanti aspiranti vincitori. Anche a Prato.

“Ci sono persone che vengono a fare benzina in modalità self, la sera quando gli impianti sono chiusi e che fanno decine di piccoli rifornimenti pur di accumulare pagamenti” – spiega Nicola Piacquadio, gestore di tre distributori tra Prato, Montemurlo e Calenzano e responsabile Faib Confesercenti Prato, il quale ha raccolto le segnalazioni di diversi suoi colleghi.
Uno dei casi più eclatanti è quello di un automobilista recidivo, autore di mini-rifornimenti in serie, talvolta anche a mezzanotte, oltre l’orario del coprifuoco, il quale si è attrezzato con 2 bancomat ed effettua in genere 50 transazioni alla volta, ciascuna da 0,20 euro, per un totale di 10 euro.
In pratica, considerando l’attuale prezzo del carburante, il furbetto compra 12 centilitri di benzina alla volta, un terzo di una lattina, pur di coronare il suo sogno di vincere il super cashback da 1.500 euro.
“Soprattutto a gennaio, quando è partito il concorso – spiega Piacquadio – ho ricevuto diverse segnalazioni da parte di altri benzinai. Adesso sembra che ci siano meno casi, ma qualcuno insiste, al punto che tra i miei colleghi c’è chi ha dovuto mettere un cartello di dissuasione. E’ un abuso che peraltro ci penalizza dal punto di vista dei costi di gestione. In un periodo come quello che stiamo vivendo, con il calo dei volumi di vendita, per effetto dei minori spostamenti e i margini di guadagno risicati, al 25-millesimo di litro, per noi benzinai è sempre più difficile andare avanti”.

Ma non è questa l’unica stranezza ravvisata negli ultimi tempi dal responsabile Faib Confesercenti Prato. C’è chi, non sapendo che carburanti e lubrificanti sono esenti da scontrino fiscale, chiede di poter partecipare alla lotteria degli scontrini.
E c’è chi invece, ben consapevole di piegare la tecnologia a fini illeciti, usa le ricevute di altri automobilisti per scaricare sulla propria azienda i costi del carburante. “Come quasi tutti i distributori – spiega Piacquadio – diamo la possibilità ai clienti di generare automaticamente la fattura tramite una app, digitando un codice presente sullo scontrino che viene rilasciato dalla macchinetta all’atto del rifornimento. Lo scontrino viene emesso in automatico per ogni pagamento elettronico, ma diversi clienti non sono interessati alla fattura e lo lasciano sul posto. Così c’è chi periodicamente viene a ritirare i tagliandi, prendendoli anche dal cestino, per poi azionare i codici dei rifornimenti altrui e generare fatture intestate alla propria azienda”. Peccato che le operazioni – sette negli ultimi 4 giorni, per un totale di circa 300 euro – siano tutte tracciate e che questi movimenti anomali possano accendere le spie dei controlli. Un po’ come sta accadendo per il Super Cashback: il nuovo governo, tra algoritmi ad hoc ed eventuali modifiche al regolamento, sta studiando le misure necessarie a mettere fuori gioco i furbetti.

Dario Zona

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