Via Crucis dei giovani: piazza Duomo illuminata da 600 lumini. Il Vescovo: “Siamo chiamati a ascoltare la parola chiave della nostra vita, Risurrezione” VIDEO e FOTO


Una piazza Duomo vuota, illuminata da 600 lumini, la scritta “Via Crucis 2021. Niente paura” sulla facciata della Cattedrale, e il vescovo Giovanni Nerbini che porta la croce, accompagnato da due giovani scout, don Marco Degli Angeli e don Andrea Guglielmi. Con questa suggestiva ed inedita immagine ha preso inizio la Via Crucis dei giovani promossa dalla Pastorale Giovanile guidata da don Marco Degli Angeli.

Seicento lumini a simboleggiare la presenza dei giovani, che a causa delle restrizioni legate all’emergenza sanitaria non hanno potuto prendere parte di persona all’iniziativa, ma l’hanno potuta vivere, ognuno nella propria abitazione, grazie alla diretta su Tv Prato e sulle pagine social della televisione e della Pastorale giovanile. “Andiamo avanti, nonostante tutto”. Questo il messaggio forte e chiaro rivolto ai giovani, e non solo.

Un momento emozionante, tra canti, preghiere, riflessioni e testimonianze, per accompagnare i ragazzi in questo tempo di pandemia. A guidare la Via Crucis lungo sette stazioni dislocate all’interno della piazza, che per l’occasione è stata chiusa al pubblico, è stato appunto il vescovo Giovanni Nerbini. In ogni fermata c’è stata una testimonianza: la prima è stata quella di un carcerato, Antonino; poi è stata la volta di Sonia Flamingo, malata di Covid e guarita, dopo due mesi, dalla malattia; nella terza stazione “Gesù incontra la Madre”, spazio alla testimonianza di Elisabetta Ciabatti, madre di famiglia, che insieme al marito e ai tre figli ha vissuto in prima persona l’esperienza del Covid. Nella quarta stazione, “Il Cireneo aiuta Gesù a portare la croce” ha preso la parola l’infermiera Irene Bendini.

Nella quinta stazione “Gesù è inchiodato sulla croce”, è stata la volta della testimonianza dell’insegnante di scuola superiore Marica Laudano. Nella sesta stazione la testimonianza è arrivata da un medico, Antonella Olivieri.

A commentare la settima stazione, quella della Resurrezione, è stato il vescovo Giovanni Nerbini. “Siamo chiamati a conoscere, ascoltare e ripetere la parola chiave di questa Via Crucis e della nostra vita, Risurrezione”, ha detto il presule. “Ogni gesto di vicinanza, solidarietà, altruismo e amore svuota i nostri sepolcri e annuncia, prepara e difende la vita – ha proseguito il Vescovo -. Con le parole del profeta Isaia possiamo porci la domanda che tanti si fanno: ‘Sentinella, quanto resta della notte?’. In realtà la notte è già finita. Il giorno nuovo è già spuntato lì al sepolcro e in chi già da lì è partito con la propria solidarietà e prossimità. Stasera dobbiamo ripartire da qui, ricordando tutti, con il cuore gonfio di speranza, che lui si è unito a noi, benedice il nostro cammino, prepara tempi nuovi. Lasciamoci rinnovare nel profondo della vita”.

La Via Crucis è stata animata dal coro della Pastorale Giovanile. Presente anche il sindaco Matteo Biffoni.

Foto di Alessandro Fioretti

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