«Il problema vero a proposito dei vaccini in questo momento è la mancanza delle dosi». Lo afferma la consigliera regionale Pd Ilaria Bugetti in merito all’andamento della campagna vaccinale contro il Covid-19 in Toscana. «Quando i vaccini ci arrivano, in Toscana abbiamo un sistema organizzativo che, grazie ai sanitari, ai medici di medicina generale e ai volontari, è in grado di fare anche 30mila somministrazioni al giorno. Se avessimo le quantità adeguate di dosi riusciremmo dunque ad arrivare velocemente alla popolazione che, lo sappiamo, ne ha urgente bisogno, affinché la salute di tutti sia tutelata e affinché si possa tornare il prima possibile ad una vita normale. La vera battaglia da fare quindi è quella per far arrivare nel nostro Paese i vaccini il prima possibile, ed è una battaglia che, come amministratori, dobbiamo fare tutti insieme: mettendo da parte le polemiche politiche che in questo momento non servono a nessuno, meno che mai ai cittadini, e dicendo basta alla “caccia alle streghe” contro i vaccinati».
«Ad oggi in Toscana sono state somministrate 226.243 dosi di vaccino agli ultraottantenni – fa sapere Bugetti – e sono quasi concluse le somministrazioni nelle rsa, dove la maggior parte degli ospiti sono over 80. I vaccini che sono stati somministrati ad alcune categorie professionali non potevano, per tipologia, essere destinati agli anziani o agli estremamente vulnerabili che, lo sappiamo bene, sono le categorie più a rischio e che più necessitano di essere tutelate. Le linee guida su chi vaccinare, quando e con quale vaccino, tuttavia, lo ricordo, sono stabilite dal governo e le Regioni non possono derogare. Ad esempio, a proposito delle obiezioni sollevate in questi giorni sui vaccini al personale sanitario e socio-sanitario, le linee guida governative parlano chiaro, devono essere vaccinati tutti gli operatori che prestano la loro attività all’interno del settore. Ciò non significa che non ci siano degli aspetti che possano essere migliorati, anche nella nostra Regione, come ad esempio i portali per le prenotazioni, che in alcuni frangenti non hanno funzionato in maniera ottimale, e che invitiamo i cittadini a segnalarci. È nostro dovere adoperarci in ogni modo affinché vengano superate il più tempestivamente possibile le difficoltà incontrate lungo il percorso di quella che è la più grande campagna vaccinale di massa che sia mai stata fatta nella storia. Andiamo avanti e, tutti insieme, ce la faremo».
