4 Giugno 2021

Tunnel del Soccorso, partito il procedimento di valutazione d’impatto ambientale: i lavori iniziano nel 2023


È stata avviata la valutazione di impatto ambientale da parte di Anas sul progetto del raddoppio della Declassata all’altezza del Soccorso. Dalla pubblicazione della relazione tecnica di Anas sul sito del Ministero dell’Ambiente emerge la conferma di quanto sempre sostenuto dall’amministrazione comunale e cioè che il progetto della galleria è la soluzione migliore tra le alternative proposte (viadotto, terrapieno, ecc), sia per quanto riguarda la viabilità che per altre questioni, come l’inquinamento atmosferico e la necessità di ricucire le due parti della città, oggi divise. Come hanno evidenziato oggi il sindaco Matteo Biffoni e l’assessore all’Urbanistica Valerio Barberis, qualsiasi altro intervento avrebbe infatti reso molto difficoltosa la vita di quelle zone e non avrebbe risolto molti problemi legati all’inquinamento.

Le indicazioni dei tempi di lavoro per la valutazione dell’impatto ambientale sono piuttosto precise. I primi 60 giorni saranno dedicati alle osservazioni e alle indicazioni di tutti i soggetti interessati; seguiranno poi 60 giorni per il recepimento di tali osservazioni e 30 giorni per la verifica di ottemperanza. Infine, si procederà con la redazione del progetto definitivo. Anas ha già stabilito in maniera puntuale anche le varie fasi del cantiere e della viabilità provvisoria, che saranno quattro. La prima fase durerà 10 mesi e non prevederà nessuna variazione alla viabilità. Si tratta infatti dei lavori di trivellazione, che avverranno solo lateralmente per realizzare le palizzate, senza intaccare le corsie della Declassata e quindi lo scorrimento. La seconda fase durerà invece 463 giorni ed è quella che richiederà il sacrificio maggiore. Il tratto di Declassata sarà infatti chiuso del tutto e la viabilità si sposterà sulla complanare adiacente (che presenta comunque una corsia per senso di marcia). Poco prima dell’incrocio con via Roma, venendo da Pistoia, le auto si reimmetteranno sull’arteria. In questa fase anche via del Purgatorio sarà chiusa al traffico. Si procederà poi con la terza fase, della durata di 10 mesi, che prevederà l’apertura del primo tratto del sottopasso e la riapertura di via del Purgatorio (che a questo punto si troverà al di sopra del tunnel). Verrà invece chiusa via Roma, per cui (in direzione Firenze) dopo aver percorso la prima parte della galleria le auto torneranno sulla complanare. Infine, durante la quarta fase il sottopasso sarà completamente aperto, ma i lavori del cantiere continueranno per circa 20 giorni, per le ultime rifiniture. Considerando i tempi richiesti dalla legge, l’inizio dei lavori è previsto per i primi mesi del 2023 e proseguirà quindi per i successivi 1100 giorni. Il cantiere sarà una vera e propria cittadella e si estenderà su 2300 metri quadri.

Il valore totale dell’intervento ammonta a 43 milioni di euro, di cui 31 solo per i lavori legati alla realizzazione del sottopasso.  “È dal 2015 che abbiamo iniziato a lavorare su questo intervento dalla portata enorme – ha detto il sindaco di Prato Matteo Biffoni – Anche i tecnici di Anas ci hanno confermato la necessità di intervenire in questo modo, sia per migliorare la viabilità che per eliminare dalla nostra città una cesura che spezzava in due una zona molto complicata. Il percorso è ancora lungo ma sicuramente è stato fatto un altro passo in avanti. Gli studi di Anas parlano di circa 30mila mezzi che ogni giorno passano dal tratto in questione, con punte che arrivano anche a 60mila. Penso quindi che questo sia esattamente ciò che serve a Prato. I tempi ora dovrebbero essere contingentati dalla legge e speriamo di arrivare il prima possibile a dare alla città questo intervento, che davvero cambierà completamente il volto di Prato.” “Questo intervento, tanto voluto e tanto atteso, non solo riunirà due aree attualmente separate, ma ci permetterà di donare alla città un nuovo spazio verde, che sorgerà sopra il sottopasso – ha affermato l’assessore all’Urbanistica Valerio Barberis – Le novità e i benefici non riguarderanno quindi solo la viabilità urbana ma anche la qualità della vita e dell’aria che respiriamo.”

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