Dall’hub europeo per il riciclo tessile alla forestazione urbana: così Prato si candida a modello italiano per il Recovery Fund

Ieri al Centro Pecci la presentazione di "Next Generation Prato", il documento strategico che attraverso 24 progettualità disegna la città del futuro ricalcando i temi in cima all'agenda europea


Fare di Prato l’hub europeo del riciclo tessile per favorire l’economia circolare; destinare risorse all’estensione della linea tramviaria Peretola-Pecci, fino all’area ex Banci, per incentivare la mobilità sostenibile; e poi incentivare progetti per la transizione al digitale con l’applicazione del 5G e delle tecnologie più innovative al distretto tessile.

Sono questi alcuni degli obiettivi di Next Generation Prato, il documento di indirizzo per il Recovery Fund che traccia le linee di sviluppo futuro della città, centrando a pieno i temi in cima all’agenda europea. Ieri il progetto – elaborato dal Comune di Prato e da oltre 20 soggetti rappresentativi del territorio e del distretto – è stato presentato al Centro Pecci alla presenza del governatore della Toscana Eugenio Giani. Il manifesto pratese contiene 24 progetti che affrontano per capitoli diverse sfide: dalla digitalizzazione alla rivoluzione verde, dalle infrastrutture sostenibili all’istruzione, fino all’inclusione e alla salute.
Tra le progettualità in campo, l’ampliamento e la realizzazione della forestazione urbana già in corso in città per abbattere le emissioni di CO2.

Sempre a proposito di innovazione, Prato punta a costruire un centro per l’innovazione tecnologica all’ex Banci. Ma il Comune avanza anche la possibilità di abbattere e ricostruire, in ottica green, l’edificio che ospita il tribunale di Prato, di proprietà dell’Amministrazione.

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