5 Luglio 2021

E’ morto a 63 anni Piero Sambrotta, grande sportivo e storico collaboratore del Cgfs FOTO


Il mondo dello sport pratese piange la scomparsa improvvisa di Piero Sambrotta, morto la scorsa notte a quasi 64 anni (li avrebbe compiuti il prossimo settembre). Prima atleta di grande livello e poi collaboratore storico del Centro Giovanile di Formazione Sportiva, Sambrotta aveva ricoperto più ruoli e si era occupato di molteplici attività di grande importanza fino ai giorni immediatamente precedenti l’arresto cardiaco che lo ha strappato all’affetto delle figlie Eva e Ilde e della moglie Simona.
Cordoglio è espresso dal sindaco, dall’assessore allo sport Luca Vannucci e da tutta la giunta Biffoni, che esprimono vicianza alla famiglia e ai colleghi di Sambrotta.

“Una bellissima persona, un atleta con alle spalle tantissimi successi, un creativo fondamentale nella realizzazione di diverse manifestazioni, una fra tutti la Urban Run, un uomo ricco di idee, con un’attenzione particolare all’aspetto sociale dello sport. La notizia della sua scomparsa ci ha colti impreparati e reso molto tristi. Mancherà molto, a tutti”. Queste le parole del sindaco Matteo Biffoni e dell’assessore allo Sport Luca Vannucci nel ricordo di Piero Sambrotta.

“Abbiamo iniziato praticamente insieme, a metà degli anni ’70, a collaborare all’interno del Centro Giovanile di Formazione Sportiva – ricorda Beatrice Becheri, direttrice del Cgfs -. Piero era una persona gentile e disponibile, ma anche un uomo molto capace e dinamico. La sua passione, la sua esperienza e la dedizione per questo lavoro lo avevano fatto diventare un punto di riferimento all’interno del Cgfs. La sua scomparsa così improvvisa ha sconvolto tutti. Lascerà un grande vuoto dentro ognuno di noi, che ricorderemo sempre la sua capacità di sapersi mettere in gioco e di saper superare ogni tipo di sfida, nella vita e nel lavoro”.

Dopo una giovinezza trascorsa sulle piste di atletica, dove era riuscito a distinguersi come maratoneta, arrivando a sfiorare la convocazione alle Olimpiadi, Piero Sambrotta non aveva mai abbandonato lo sport che tanto amava e non aveva perso la voglia di superare i suoi limiti, arrivando a compiere vere e proprie imprese sportive come correre la “Maratona di New York”  in meno di 2h30’ (2h23’ per l’esattezza), o partecipare a gare massacranti di triathlon da atleta Master, ad alcuni “Ironman” e a manifestazioni di ciclismo “estremo” come l’ “Eroica” e la “Parigi-Roubaix” per amatori.

Umile, discreto e poco incline a vantarsi dei suoi risultati, Piero aveva però trovato la sua vera ragione di vita nella seconda parte della sua carriera sportiva, quella appunto trascorsa all’interno del Cgfs, dedicando gran parte del suo impegno ai più deboli e all’importanza sociale delle attività sportive. Fu lui, assieme a Luciano Giusti e alla Polisportiva Aurora, a lavorare in prima persona fin dagli anni ’90 per far diventare lo sport un veicolo di integrazione e un modo per aiutare le persone con disagi psichici a reinserirsi nella società, a trovare un impiego e a recuperare una dignità e una serie di diritti che, purtroppo, non erano loro riconosciuti in quegli anni. In tempi più recenti, si deve sempre a lui, fra le altre cose, la creazione della “Prato Urban Run”, camminata alla scoperta delle bellezze della nostra città che negli anni ha permesso a tantissime famiglie di scoprire luoghi particolari e scorci poco conosciuti di Prato in una modalità del tutto nuova.
Sambrotta era stato capace di rinnovarsi e di stare al passo con i tempi, assecondando le varie esigenze del Centro Giovanile di Formazione Sportiva e contribuendo ad affiancare i giovani con la sua esperienza anche nei progetti più innovativi. Negli ultimi anni, infatti, oltre ad occuparsi delle questioni amministrative e burocratiche, Piero aveva seguito da vicino anche tutti i bandi europei in cui il Cgfs è capofila o attore principale.
“Ho conosciuto Piero solo negli ultimi anni e sono sconvolto. Era persona dalla rara umanità e disponibilità. Amato da tutti, per me è stato un punto di  riferimento continuo per le sue competenze e il suo entusiasmo – conclude il presidente del Centro Giovanile di Formazione Sportiva, Gabriele Grifasi -. Il Cgfs perde una parte importante della sua storia e non potrà mai colmarne questa mancanza. Tutto il mondo sportivo non ti dimenticherà. Le nostre condoglianze e un grande abbraccio, in questo momento di dolore, vanno a tutta  la famiglia. Ciao Piero”.

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