18 Agosto 2021

5 aule del Livi da settembre ospitate alle Badie nei locali della Ars Genius. La soluzione non piace ai docenti e alla preside: “Siamo la scuola spezzatino”


5 nuove aule del liceo Livi saranno ospitate da settembre in una porzione dell’immobile di via delle Fonti alle Badie in cui avrà sede la scuola paritaria, materna ed elementare gestita dall’associazione culturale italo cinese Ars Genius. L’associazione ha partecipato alla manifestazione di interesse della Provincia, che a maggio scorso ha pubblicato un bando per prendere in affitto da privati immobili utilizzabili come aule scolastiche. Alla Provincia sono giunte altre due manifestazioni di interesse per edifici, uno in centro storico ed uno ad Oste, che necessitano però di interventi di adeguamento più complessi, per i quali è tuttora aperta la verifica da parte degli uffici tecnici della Provincia. L’immobile di via delle Badie, nell’ex fabbrica Bigagli, presenta invece spazi funzionali ed è dotato di palestra.
La soluzione non è però piaciuta al corpo docente – che potrebbe scendere nuovamente in piazza come fatto lo scorso maggio per denunciare i problemi della “scuola-spezzatino – e alla dirigente scolastica del Livi Brunelleschi Mariagrazia Ciambellotti. Per l’istituto si tratterebbe del sesto plesso in cui fare lezione (il Livi ha sede in via Marini e succursali al Rodarino e, appunto, da settembre alle Badie; il Brunelleschi ha sede in via Maroncelli ad Oste e succursali in via Napoli, a Montemurlo e in via Galcianese a Prato nell’ex caserma dei vigili del fuoco). Una situazione che scontenta studenti e docenti, costretti a spostarsi fra più sedi, alcune delle quali distanti tra loro, con complicazioni legate all’organizzazione degli orari e della didattica.
Il Livi-Brunelleschi, da diversi anni, grazie anche all’ampliamento dell’offerta formativa (sono stati creati gli indirizzi biomedico, di lingua cinese e di arti figurative) ha visto aumentare le iscrizioni. “Il prossimo anno avremo 9 classi in più, di cui 3 al Brunelleschi e 6 al Livi – spiega la dirigente scolastica Mariagrazia Ciambellotti -. Ma si tratta di un trend di crescita prevedibile legato all’attivazione di nuovi corsi negli anni precedenti. Quest’anno, al Livi, una classe sarà ricavata nell’ex bar e per 5 classi è stato individuata dalla Provincia la scuola alle Badie, che è distante e comporterà ulteriori disagi, come già tanti docenti mi stanno segnalando, alcuni dei quali vogliono rinunciare al ruolo. Spiace che un istituto come il nostro, che si sta distinguendo per la propria offerta formativa e sta ottenendo riconoscimenti a livello nazionale, rischi di essere ridimensionato per problemi di spazio. Ad oggi – prosegue Ciambellotti – manca ancora la collocazione di 3 aule del Brunelleschi, per le quali la Provincia sta valutando di ricavarle in via Galcianese nei locali della Fondazione Parsec”.

Un paio di settimane fa, messa di fronte alla soluzione delle Badie, Mariagrazia Ciambellotti, dirigente anche dell’istituto comprensivo Marco Polo, ha chiesto un incontro urgente in Provincia, dove ha prospettato un’alternativa. “Ho detto che si sarebbe potuto lavorare sullo spostamento di 5 classi del Livi alle Mazzei di via del Seminario, dove all’ultimo piano avrei potuto liberare degli spazi trasferendo il laboratorio di musica e dove ci sono state assegnate due classi in meno alle Mazzei”. Una soluzione che avrebbe però chiamato in causa anche il Comune, cui fa capo il plesso di via del Seminario, con incognite legate all’arrivo di nuove iscrizioni di bambini cinesi ad anno in corso.
“La soluzione di rendere disponibili spazi al Marco Polo per il Livi la reputo ottima, però arriva troppo tardi – risponde il presidente della Provincia Francesco Puggelli -. Lo scorso autunno lanciai un appello a tutti i sindaci e a tutti i presidi, compresi i dirigenti degi istituti comprensivi, per trovare soluzioni ad una scuola in affanno, proprio il Livi-Brunelleschi. È paradossale che la stessa preside che li dirige entrambi, allora sia stata zitta e faccia questa proposta adesso che mancano 20 giorni all’inizio dell’anno scolastico. Dopo quell’appello, la Provincia ha aperto la procedura pubblica per trovare nuovi spazi e adesso abbiano la soluzione di una bella scuola, con tanto di palestra, il cui deficit è quello di essere un’altra succursale. Comprendo i disagi dei docenti e dei ragazzi, ma come più volte detto al consiglio di istituto la soluzione vera e definitiva a questi problemi è la costruzione di scuole nuove. Abbiamo candidato due progetti al Ministero, per un totale di quasi 30 milioni di euro, per costruire la nuova sede del Livi a Prato e il nuovo edificio del Brunelleschi a Montemurlo. Noi stiamo lavorando seriamente in questa direzione; mi auguro che anche il consiglio di istituto e la scuola vogliano condividere con noi questo percorso, perchè altrimenti sarà difficile raggiungere questo risultato”.

Dario Zona

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