11 Agosto 2021

Ferragosto in Carcere, visita degli avvocati penalisti alla Dogaia: “Alcuni reparti con celle anguste e grave deficit di personale”


531 detenuti presenti a fronte di una capienza regolamentare di 581. Sono i numeri della Casa Circondariale di Prato, seconda solo a Sollicciano in Toscana, quanto a dimensioni e presenze. Alla Dogaia, lunedi scorso, ha fatto visita una delegazione della Camera Penale di Prato e dell’Osservatorio Carcere dell’Unione delle Camere Penali Italiane, composta dagli avvocati Gabriele Terranova, Costanza Malerba e Sara Mazzoncini.

“La Casa Circondariale di Prato, secondo i criteri di classificazione ministeriali, rientra fra gli Istituti di primo livello superiore, ovvero quelli che presentano maggiori complessità gestionali per dimensioni e caratteristiche – premettono gli avvocati -. É una delle poche in Toscana (insieme a Livorno e San Gimignano) che ospita anche detenuti del circuito di alta sorveglianza (condannati per reati di maggiore gravità). I dati sulle presenze appaiono sulla carte meno critici di quanto non siano, a causa della presenza di reparti (quello dei semiliberi in particolare) che contano molti posti liberi e di altri in cui invece si deve ricorrere alla terza branda, in presenza di camere di pernottamento (come sono eufemisticamente chiamate le celle, che in realtà svolgono una funzione che va ben oltre il mero orario notturno) che sono apparse davvero molto anguste”.

“Altro aspetto critico che costituisce purtroppo una costante per le istituzioni della Giustizia in città – sottolinea la Camera Penale di Prato – è rappresentato dal grave deficit di personale della struttura, che sembra comunque aver gestito meglio di altri, tutto sommato, le gravi problematiche prospettate dall’emergenza pandemica”.
La visita degli avvocati penalisti di Prato si iscrive nell’ambito dell’iniziativa Ferragosto in Carcere, promossa dall’Osservatorio Carcere U.C.P.I. e volta a testimoniare l’attenzione dei penalisti alla condizione delle persone ristrette negli Istituti di detenzione, nel periodo in cui, mentre molti si godono meritate ferie estive, la calura la rende particolarmente gravosa. I penalisti sono inoltre impegnati da tempo, con l’Osservatorio Carcere U.C.P.I., in una costante attività di monitoraggio dei luoghi di detenzione che, insieme a quella di altri soggetti, istituzionali e non, si propone di colmare la distanza, anche simbolica, che separa questi luoghi dalla società civile e che costituisce uno dei principali fattore di rischio rispetto all’insorgere di situazioni di illegalità e di degrado.

La delegazione della Camera Penale di Prato è stata accolta dal direttore dell’Istituto Vincenzo Tedeschi e dal Comandante facente funzione Luigi Bove, che hanno accompagnato gli avvocati nei reparti di alta sicurezza, media sicurezza, isolamento, semilibertà, infermeria, attraverso un itinerario all’interno dell’Istituto, dove normalmente non hanno accesso gli avvocati, che pure lo frequentano spesso per il proprio ruolo difensivo. Vi è stato anche un diffuso ed approfondito scambio di informazioni che verranno compendiate in un’apposita relazione, destinata ad essere successivamente pubblicata nell’ambito dell’iniziativa nazionale.

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