13 Agosto 2021

Sanità, Cisl: “Mancano 1300 infermieri in Toscana”. E a 60 operatori del Cup scade il contratto a fine mese


“Ancora non abbiamo imparato la lezione. Per far fronte a questa pandemia, che comunque non è ancora finita, ma soprattutto per far fronte a tutte le emergenze che ci potranno essere in futuro, occorre personale nuovo”. A lanciare l’allarme è la CISL FP Toscana, che ha già denunciato nelle scorse settimane una carenza a livello regionale di circa 1.300 infermieri rispetto alle esigenze pre-Covid. “La mancanza di personale sanitario può diventare estremamente grave se non affrontata in tempi rapidi perché frutto, insieme, dei pensionamenti, delle malattie per Covid, del non potersi vaccinare, del dirottamento di alcuni (33 nella ASL Toscana Centro) nelle RSA uniti a malattie, infortuni, ferie. Eppure, 2230 infermieri hanno superato il concorso ESTAR e hanno aderito al suo appello ma da mesi aspettano, senza risposta. Sempre nell’ottica del guardare al domani e non solo all’oggi, dobbiamo esser pronti a seguire i pazienti, non più e non solo negli ospedali, ma anche a domicilio, dove nei prossimi mesi si attende una crescita – affermano Nicola Burzio, segretario generale CISL Fp Firenze e Prato e Andrea Ferrini, segretario con delega alla sanità dello stesso sindacato -. Segnaliamo, inoltre, che il 31 agosto 60 operatori che lavorano ai CUP dell’ASL Toscana Centro vedranno scadere il proprio contratto e, al momento, non hanno avuto alcuna comunicazione in merito. Quanto detto delinea un quadro preoccupante che ci allarma come CISL FP Firenze Prato: i giorni passano e i lavoratori che sono in prima linea aspettano delle risposte ed il prorogare di tale situazione potrebbe compromettere veramente la salute dei cittadini. È il momento, adesso, di costruire la sanità dei prossimi anni a partire da assunzioni e stabilizzazioni”.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments