21 Settembre 2021

Carenze di organico in sanità: Cgil, Cisl e Uil proclamano lo stato di agitazione

I sindacati segnalano difficoltà ad erogare servizi specifici legati al contrasto al Covid, ma anche a mantenere la rete ordinaria dei servizi offerti all’utenza


Cgil, Cisl e Uil del comparto sanità hanno proclamato lo stato di agitazione, per denunciare la situazione critica e le carenze di organico e di risorse con cui la Asl Toscana Centro sta affrontando l’emergenza pandemica che dura da oltre un anno. Una situazione che ha determinato difficoltà ad erogare servizi specifici legati al contrasto al Covid, ma anche a mantenere la rete ordinaria dei servizi offerti all’utenza.
“A fronte di questa situazione – scrivono Massimo Ciuti di Cgil Fp Pistoia-Prato, Massimo Cataldo e Roberto Rossi di Cisl Fp Prato-Pistoia, Patrizia Pini e Ruggero Latino di Uil Fp Prato-Pistoia – la Regione Toscana ha assunto determinazioni che bloccano sostanzialmente l’assunzione degli organici necessari ad erogare i servizi, comportamento e decisioni che risultano totalmente inaccettabili della stessa Regione Toscana e delle aziende sanitari per quanto riguarda la possibilità di regolare i processi di mobilità tra le aziende del servizio sanitario”.
I sindacalisti esprimono inoltre forte preoccupazione “per la carenza di adeguati stanziamenti dal livello centrale del fondo sanitario regionale sufficienti a sostenere la crescita dei costi della pandemia ed il recupero di efficacia ed efficienza del nostro servizio sanitario colpito da un decennio di tagli lineari”.

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