20 Settembre 2021

Interrogatorio don Spagnesi, i legali: “È prostrato e pentito”

Il parroco resta ai domiciliari, il giudice ha accolto la richiesta di cambio del luogo


Si è tenuto questo pomeriggio l’interrogatorio di garanzia di don Francesco Spagnesi, l’ex parroco della Castellina indagato per importazione e cessione di droghe e per appropriazione indebita nei confronti della stessa parrocchia. Il sacerdote, 40 anni, è agli arresti domiciliari da una settimana, coinvolto nell’inchiesta che vede indagato per i reati di droga anche Alessio Regina, 39 anni, con cui don Francesco intratteneva una relazione.
Spagnesi è stato accompagnato in Procura dagli avvocati Malerba e Febbo.
“Ha fatto un’ampia confessione, chiarendo tutte le contestazioni che gli vengono mosse, rispondendo a tutte le domande – hanno dichiarato i legali – aggiungendo che don Spagnesi ha manifestato pentimento ed è prostrato moralmente e fisicamente. Per i legali l’ex parroco della Castellina “era affetto da una dipendenza pesante, diventata deflagrante negli ultimi anni, che causava un bisogno continuo di denaro”, che il parroco non riusciva a frenare. I legali hanno inoltre parlato di uno “sdoppiamento esistenziale difficile da sostenere”. Durante l’interrogatorio, durato più di due ore, si è cercato di ricostruire con esattezza gli ammanchi.
“Si tratta di cifre importanti, il nostro assistito ha dato dettagli anche sulle offerte in contanti, ma il totale è da quantificare – hanno aggiunto gli avvocati – don Spagnesi avrebbe anche indicato i nomi di chi gli ha dato offerte in busta.
L’ex parroco della Castellina rimane ai domiciliari, i suoi difensori hanno chiesto che si possa spostare dalla canonica della parrocchia e il giudice ha autorizzato la richiesta disponendo un nuovo domicilio.
Don Spagnesi inoltre comincerà un percorso terapeutico per guarire dalla tossicodipendenza.

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