24 Settembre 2021

Trasporto pubblico locale, dal 1° novembre entra in servizio Autolinee Toscane

Confermati gli oltre 5mila dipendenti. Previsti investimenti per 580milioni di euro. Tra le novità, il biglietto unico regionale


Dopo anni di contenziosi legali, tra 37 giorni inizierà il nuovo corso del trasporto pubblico locale. A partire dal primo di novembre, infatti, Autolinee Toscane, società del gruppo francese Ratp,  entrerà ufficialmente nella gestione del Tpl, con la novità dell’inserimento del biglietto unico regionale. Sarà la prima esperienza in Italia in cui un’unica azienda gestirà nell’intero territorio regionale il trasporto pubblico, urbano ed extraurbano, su gomma. Un passaggio epocale per la Regione, che coinvolgerà dunque anche Prato, con Cap che lascerà così il passo dopo molti anni al nuovo gestore.

“Ci aspettano 37 giorni impegnativi – afferma l’Ad di Autolinee Toscane, Jean-Luc Laugaa – Li utilizzeremo per preparare al meglio questo passaggio, complesso e difficile che arriva dopo 6 anni di conflitti. Ci metteremo tutta la nostra esperienza insieme a consistenti investimenti e ad una nuova organizzazione. Prendiamo un impegno: cambiamenti visibili del servizio entro un anno, all’inizio dell’anno scolastico 2022”.

“E’ una rivoluzione – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani -. Dopo una prima fase di adattamento che però sarà comunicata passo passo con una campagna comunicativa ad hoc, avremo un servizio unico e più armonico.Siamo di fronte ad un progetto unico che ci darà non solo maggiore efficienza, ma procedure più snelle , una rete integrata con le altre modalità di trasporto, penso alla rete ferroviaria ma anche al tunnel dell’Alta velocità . Ci sarà maggiore armonia  e credo che l’unicità del trasporto rafforzi anche il concetto di identità regionale in cui io credo molto”.

Principali obiettivi di Autolinee Toscane: garantire la continuità del servizio; un subentro indolore che non penalizzi gli utenti; industrializzare la gestione, uniformando procedure, processi e l’offerta del servizio, fino ad oggi gestito in modo frantumato ed eterogeneo; valorizzazione del personale con più formazione e carriere basate sul merito. “Abbiamo ereditato un servizio precario e disordinato – puntualizza Laugaa – lasceremo un Tpl in linea con gli standard europei”.

Per quanto riguarda il personale, Autolinee Toscane annuncia che non lascerà a casa nessuno, i 5.164 dipendenti saranno tutti assunti, confermando ruolo e inquadramento.  “Ancora non ci conosciamo, ma ho fiducia in loro – dice Jean-Luc Laugaa – Li conoscerò presto e sono convinto che lavorando insieme cresceremo insieme”. Verranno realizzati inoltre progetti per il miglioramento della sicurezza e si investirà molto sulla formazione.

Entrando nel merito dell’organizzazione, è stato ultimato il passaggio dei beni essenziali. Sono già stati spesi 223 milioni di euro per acquistare 42 immobili (98,7 mln), 2.668 bus (94,8 mln) e altri beni come le pensiline (29,3 mln). Sono poi previsti investimenti per altri 357 milioni, di cui 51 milioni per nuove tecnologie (Avm, contapersone, software) e 360 milioni per l’acquisto di nuovi bus (2.095 in totale, di cui la metà nei primi quattro anni). I primi 200 bus saranno disponibili entro settembre 2022. “Abbiamo anticipato gli investimenti sui bus – precisa l’Ad di Autolinee Toscane – perché abbiamo ereditato un parco veicoli mal ridotto a causa di una manutenzione insufficiente”. Complessivamente Autolinee Toscane ha previsto di investire 580 milioni di euro in 11 anni per migliorare il servizio. A livello organizzativo, oltre alla sede centrale di Firenze ci saranno tre dipartimenti: Nord, Centro, Sud. Ogni dipartimento sarà il referente di AT per tutti gli enti locali. Comuni e Province potranno facilmente rapportarsi e dialogare per ogni esigenza.

Col subentro ci saranno anche alcune novità per gli utenti. “Stiamo lavorando insieme alla Regione – spiegano da Autolinee Toscane – per per uniformare e semplificare le modalità di accesso”.

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