6 Ottobre 2021

A Montemurlo il primo “ristorante casalingo” nella colonica di Pierpaolo e Riccardo

Un ristorante fatto in casa, aperto a pranzo e a cena, solo su prenotazione sul sito delle Cesarine e solo per un piccolo gruppo


Chiamarlo semplicemente “pranzo” o “cena” è una definizione alquanto riduttiva: mangiare a casa di Pierpaolo Targetti e Riccardo Santi a Cicignano è una vera “esperienza”, un’espressione molto amata da un certo tipo di turismo americano interessato ad apprendere appieno l’italian style. Basta varcare la soglia della bella colonica del Trecento, adagiata sulla collina montemurlese, infatti, per capire che non si tratta solo di “mangiare”, ma di vivere piuttosto un’esperienza sensoriale a tutto tondo. I mobili antichi, le fotografie in bianco e nero delle zie di Pierpaolo che si confondo con i quadri e gli oggetti d’arte contemporanea, la cagnolina Mia che saltella per casa e i profumi invitanti che arrivano dalla cucina, i prodotti dell’orto: questa è l’accoglienza fatta in casa e può rappresentare davvero una nuova frontiera nella promozione del territorio montemurlese. Dallo scorso agosto Pierpaolo e Riccardo, infatti, hanno aderito alla rete nazionale delle Cesarine (sono gli unici a Montemurlo), un’associazione nata per dar voce ai cuochi non professionisti, animati da una profonda passione e da un’approfondita conoscenza della vera cucina tradizionale italiana: la cucina di casa. Un modo per la coppia, sul lavoro e nella vita, per mettersi alla prova e dare finalmente gambe a un sogno cullato da tempo, quello di cucinare le antiche ricette di famiglia (tutte rigorosamente del territorio) e ricevere ospiti.

«Un’iniziativa davvero bella – commenta il sindaco di Montemurlo, Simone Calamai, che ieri ha fatto visita a Pierpaolo e Riccardo – Promuovere il territorio attraverso la scoperta della cucina tradizionale è un’idea interessante e innovativa che ancora una volta dimostra il grande fermento che c’è sul territorio».

La casa di Pierpaolo e Riccardo, dunque, è un vero home restaurant, un ristorante fatto in casa, aperto a pranzo e a cena, solo su prenotazione sul sito delle Cesarine e solo per un piccolo gruppo, massimo 15 persone, appartenenti alla stessa famiglia o comitiva, perché l’esperienza deve essere esclusiva. L’adesione alla rete delle Cesarine inoltre garantisce la regolarità fiscale e assicurativa dell’attività.

«Dopo un primo mese di scarso riscontro, ora, grazie al passaparola, stiamo avendo una marea di prenotazioni (il mese di ottobre è tutto pieno), tanto che siamo costretti, con dispiacere, a dire di no a tante persone», racconta Riccardo Santi, 47 anni, che ha lasciato la sua Milano, dove lavorava nel settore alberghiero di lusso, per vivere in campagna e condividere con il compagno questa nuova avventura. A casa di Pierpaolo e Riccardo il clima è familiare, si può conversare con i padroni di casa, si può sbirciare tra le pentole in cucina e chiedere consigli e ricette, proprio accade come tra amici di vecchia data. Se Riccardo è più votato al ricevimento degli ospiti, la cucina è il regno Pierpaolo Targetti, 47 anni, titolare dell’omonima macelleria nel centro di Montemurlo:« Non ho frequentato la scuola alberghiera, tutto ciò che so fare l’ho appreso dalla mia nonna, originaria della Val Bisenzio, che mi ha trasmesso l’amore per la buona cucina di un tempo. – racconta Pierpaolo- Sulla mia tavola propongo i salumi toscani della mia macelleria, il famoso “Tonno del Chianti” ( la carne di maiale che sembra tonno n.r.) con fagioli cannellini e il cipollotto fresco, i crostini, in particolare quelli con il pesto al cavolo nero, i sedani alla pratese, i tortiglioni con ragù di coniglio in bianco, gli zuccherini, il coniglio con pere e pecorino ( una ricetta che ho inventato io) e tanto altro ancora. Un vero tuffo nella tradizione culinaria toscana pratese»

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