27 Ottobre 2021

Capi di abbigliamento di acrilico spacciati per cashmire e seta

La Guardia di Finanza sequestra anche oltre diecimila mascherine non a norma


Maglioni e sciarpe di acrilico spacciate per seta e cashmire. Ma anche mascherine non in regola. E’ quanto rinvenuto e sequestrato dalla Guardia di Finanza di Torino in un pronto moda cinese di Prato. Qui i finanzieri hanno rinvenuto migliaia di articoli di maglieria e di abbigliamento venduti, nonostante non lo fossero, come capi di pregio. La merce, importata dalla Cina, riportava false indicazioni sulla composizione e la provenienza, apposte sia sulle etichettature sia sui relativi imballi.
L’operazione ha preso le mosse da un precedente sequestro, eseguito nelle settimane scorse presso uno store nel quartiere torinese di Porta Palazzo. Le successive indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, hanno consentito di risalire a tutte le fasi della filiera degli approvvigionamenti e di individuare, nel pratese, un importante punto di distribuzione gestito da un imprenditore cinese che opera appunto nel settore del commercio all’ingrosso di abbigliamento.

Nel corso dell’operazione i finanzieri hanno rinvenuto, inoltre, tra gli scaffali e all’interno di un container adattato a magazzino, oltre 10.000 mascherine filtranti non regolari. Le mascherine erano prive del più elementare sistema filtrante e riportavano false certificazioni di conformità, inoltre erano “griffate” con il marchio contraffatto delle note case di moda Louis Vuitton e Gucci.
L’imprenditore è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per i reati di frode in commercio, contraffazione marchi, falsità in certificazione e ricettazione.

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