16 Ottobre 2021

In trecento al corteo di solidarietà verso gli operai aggrediti davanti alla Dreamland: “Controlli e multe non bastano se nelle aziende resta tutto uguale”

Il sindacato Si Cobas si scaglia all'attacco delle istituzioni: "Anche oggi assenti, persa un'altra occasione di confronto"


‘Buttiamo via la paura: uniti contro mafia e sfruttamento’. Esponendo questo striscione, accompagnato da bandiere e fumogeni, si è svolto oggi pomeriggio il corteo promosso dal sindacato Si Cobas lungo le strade del Macrolotto Due. A partecipare circa trecento persone fra lavoratori, sindacalisti e movimenti di sinistra: tutti uniti per ribadire la necessità di garantire diritti e dignità agli operai. La manifestazione è stata organizzata a seguito dei violenti scontri davanti alla ‘Dreamland’, pronto moda cinese di via Galvani. Episodio su cui sono in corso le indagini della procura e nel quale sono rimasti feriti quattro manifestanti pakistani, di cui uno in modo grave.

Alla manifestazione non hanno preso parte le autorità politiche cittadine. Il sindaco Matteo Biffoni già ieri aveva annunciato la propria partecipazione alla manifestazione “Mai più fascismi”, convocata da Cgil, Cisl e Uil in piazza San Giovanni a Roma, in seguito all’assalto alla sede nazionale della Cgil. Ma il sindacato Si Cobas non ci sta.

A dare la propria solidarietà ai lavoratori in lotta da mesi per rivendicare i propri diritti c’erano anche una decina di rappresentanti del collettivo di fabbrica Gkn e alcuni esponenti della Piaggio e del comparto logistica.

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