20 Ottobre 2021

Prato al primo posto in Toscana e al sesto in Italia per recupero dell’evasione fiscale

Ammonta a circa 240mila euro la somma recuperata e versata nelle casse comunali, grazie all'attività Nucleo Antievasione della Polizia Municipale


Il Comune di Prato si conferma al primo posto in Toscana e al sesto in Italia per recupero delle somme evase: il Ministero dell’Interno ha comunicato l’elenco dei trasferimenti delle somme spettanti per l’attività di partecipazione dei Comuni alla lotta all’evasione fiscale e il Comune di Prato, grazie al lavoro condotto dal Nucleo Antievasione della Polizia Municipale in collaborazione con l’Ufficio Gestione Entrate, quest’anno ha ricevuto l’importo di circa 240.000 euro, portando il recupero complessivo a 3,9 milioni di euro negli ultimi 7 anni. Nonostante la crisi pandemica e le modifiche della normativa statale che non hanno favorito gli accertamenti da parte dell’amministrazione, il Comune di Prato non ha abbassato la guardia su questo fronte.

Le attività di contrasto all’evasione fiscale sono condotte in stretta collaborazione con l’Agenzia delle Entrate che annualmente riceve le segnalazioni da parte del Comune attraverso un portale dedicato e valutata la loro proficuità, completa l’istruttoria ed emette gli accertamenti. Ancora fino al 31 dicembre, come disposto dal decreto fiscale 2019, al Comune spetta il 100% dei maggiori importi del riscosso a titolo di accertamento dall’Agenzia nell’anno precedente, al termine di un complesso iter procedurale di cui si occupa l’Agenzia.

Le somme trasferite non sono quindi in relazione diretta con le segnalazioni e gli accertamenti annuali eseguiti dal Nucleo Antievasione, anche in considerazione del fatto che sono previsti cinque anni prima che vada prescritto un tributo non versato.

Le segnalazioni qualificate nascono da analisi effettuate dal personale del Comune a partire dalle banche dati di cui dispone e completati da accertamenti sul territorio, che evidenziano rilevanti disavanzi economici in confronto con la situazione patrimoniale e reddituale dichiarata dal contribuente. Fonti di innesco delle segnalazioni (come per esempio attività senza partita Iva, affitti in nero, acquisto sospetto di immobili o beni di lusso, falsi AIRE ecc.) emergono dalla normale attività ispettiva della Polizia Municipale ma anche dalle attività di altri settori dell’amministrazione.

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