29 Ottobre 2021

Tpl, addio alla Cap dopo 76 anni: un organico di 100 dipendenti per portare avanti officina e turismo

200 lavoratori su 285 hanno scelto di non recedere dallo status di soci della cooperativa, che spera in futuro di avere in subconcessione da Autolinee Toscane quote di tpl


E’ un organico ridotto a 100 dipendenti (da 500 che erano) per portare avanti i settori della manutenzione dei mezzi e del turismo quello con cui Cap inizia una nuova fase della sua storia a partire dal 1 novembre, quando a gestire il trasporto pubblico locale su gomma a Prato, come in tutta la Toscana, sarà Autolinee Toscane. Una storia, quella di Cap, iniziata il 15 marzo 1945. Dopo 76 anni la cooperativa pratese cede tutti i suoi mezzi e “tutti gli immobili strumentali ed essenziali” al nuovo gestore, come previsto dalla gara. Cede i suoi 250 autobus, dalle cui carrozzerie andrà progressivamente a sparire il nome “Cap”. Ha già ceduto, per così dire, la maggior parte del suo personale che, secondo gli accordi sindacali, passa dall’attuale azienda ad Autolinee Toscane mantenendo le stesse mansioni e retribuzioni. A Cap resta il primo piano della sede storica in piazza Duomo (di cui però dovrà pagare l’affitto ad AT); resta in uso  l’officina di via del Lazzeretto e, soprattutto, resta un patrimonio di 200 soci: su 285 autisti soci-lavoratori, in 200 hanno chiesto di non avere indietro il capitale versato, mantenendo quindi lo status di socio. “L’accordo con Autolinee Toscane prevede che i lavoratori che passano alle sue dipendenze possano rimanere soci di Cap – spiega Federico Toscano, presidente di Cap -. Per noi è un bel segnale di attaccamento: oggi purtroppo non abbiamo la possibilità di trattenere questi soci che hanno manifestato la volontà di continuare a lavorare in cooperativa, perché l’accordo con Autolinee Toscane non prevede servizi in subconcessione per i primi due anni. Nel 2023 si aprirà la prima finestra per riportare in cooperativa chilometri di trasporto pubblico locale, riportando da noi quindi i primi lavoratori”. Fino ad allora, come detto, il core business di Cap sarà costituito dal settore turistico e da quello della manutenzione degli autobus, che da solo conta un organico di 70 addetti e una flotta di 600 veicoli da manutenere (Lam ma anche autobus di Ataf, Linea, CTT Nord e Copit). Gli unici chilometri di tpl gestiti dalla cooperativa attualmente sono percorsi dagli scuolabus e dalle corse aggiuntive Covid per gli ingressi e le uscite da scuola.

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