4 Novembre 2021

A Tavola genitori e studenti in rivolta contro la caccia. E una residente sporge denuncia per l’uccisione a colpi di fucile del gatto

Nel quartiere è iniziata una raccolta firme per segnalare l'allarme per gli spari vicino alle case e alla scuola D'Acquisto. Il caso viene seguito da vicino dalla polizia provinciale


Tutti contro la caccia. C’è un intero quartiere in fermento a Tavola sulla questione degli spari dei cacciatori che provengono da un capanno sul retro di via Braga. La postazione fissa di caccia, come spiegato dalla polizia provinciale, ha regolare autorizzazione della Regione, ma residenti e genitori delle scuole Salvo D’Acquisto sollevano dubbi sull’opportunità di consentire una tale attività a poche centinaia di metri da studenti e abitazioni. Tanto che è stata promossa una petizione per chiedere agli organi competenti di intervenire. Secondo le mamme degli alunni delle D’Acquisto i pallini arrivano fin dentro il giardino della scuola e a volte picchiano pure contro i vetri delle classi.

Poi c’è il fronte dei residenti. Una di questi, Irene, assieme al marito ha sporto denuncia, dopo avere ritrovato il proprio gatto, Thor, ucciso a colpi di fucile e gettato in un canneto. La denuncia è contro ignoti, e adesso la residente racconta di non vivere con tranquillità ascoltando il rumore degli spari. La donna ha fatto eseguire l’autopsia sul corpo del gatto, allegando i risultati alla denuncia sporta ai carabinieri.

Tornando alla questione del capanno, dopo la petizione di genitori e residenti la polizia provinciale ha inviato una nota alla Regione per spiegare qual è la situazione in via Braga. Ora starà agli uffici regionali stabilire il da farsi. Tre le opzioni: confermare la postazione fissa, farla spostare, oppure revocarne l’autorizzazione.

Di seguito il servizio con l’intervista alla padrona del gatto ucciso.

Foto e video di Alessandro Fioretti

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