23 Novembre 2021

Alunni in Dad perchè l’esito dei tamponi arriva in ritardo

Anche a Prato si fa fatica ad applicare le disposizioni nazionali per limitare le quarantene di intere classi a fronte di singoli casi di positività


Ritardi nelle comunicazioni sugli esiti dei tamponi, segreterie scolastiche in affanno. E di conseguenza didattica a distanza per tutti gli alunni, laddove invece la nuova normativa nazionale la prevede soltanto in caso di tre positività per ciascuna classe.
E’ quanto sta succedendo anche a Prato, dove si fa fatica ad applicare le disposizioni nazionali con cui il Ministero dell’Istruzione, lo scorso 6 novembre, ha voluto potenziare il tracciamento e allo stesso tempo limitare le quarantene di intere classi a fronte di singoli casi di positività emersi nelle scuole elementari, medie e superiori.
La quarantena di classe – e relativa dad – in questi ordini di scuole è adesso prevista soltanto quando emerga un totale di 3 positività fra gli alunni. Ma in dad – con lo status di “sorvegliati” – ci si finisce anche mentre si è in attesa del risultato del tampone, che spesso viene notificato alle scuole soltanto due o tre giorni dopo l’effettuazione del test, che peraltro deve essere ripetuto una seconda volta dopo 5 giorni dalle prime comunicazioni alle famiglie.
La Regione, una settimana fa, ha varato un sistema tramite Qr code per consentire una via preferenziale ai tamponi per tutti i compagni di classe di alunni risultati positivi, che possono presentarsi senza prenotazione. Ma le strutture convenzionate dove fare i tamponi sono ancora poche – domenica scorsa l’unica disponibile nell’area pratese, a Poggio a Caiano, è stata presa d’assalto -, le attese per fare il test a volte superano i 90 minuti e soprattutto l’esito non giunge in tempi rapidi alle scuole, per consentire la riammissione dei bambini risultati negativi.
Casi simili sono segnalati in una classe della scuola primaria Santa Gonda, dove mercoledi scorso è stato chiesto ai genitori di effettuare il tampone ai loro figli dopo l’emersione di un caso di positività di un bambino.
“Abbiamo fatto il tampone rapido giovedi mattina; a voce ci hanno subito rassicurato sull’esito negativo, ma poi non è arrivata nessuna risposta ufficiale dell’esito, nè a noi genitori, nè a scuola. Per cui venerdi mattina i bambini non sono potuti rientrare e hanno fatto la didattica a distanza” spiega una mamma riportando un problema che riguarda anche altre scuole e che è sollevato dagli stessi presidi pratesi, i quali hanno chiesto che venga reintrodotta all’interno della Asl la figura del medico scolastico, che lo scorso anno ha aiutato il collegamento con il Dipartimento della Prevenzione per le comunicazioni sui casi e la gestione delle quarantene.

Foto di archivio

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